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Ucraina, Zelensky e il Cremlino smentiscono i mercenari della Wagner: “Soledar non è presa dai russi, battaglia continua”

La città si trova a dieci chilometri da Bakhmut, che da settembre è al centro delle operazioni offensive russe. Già ieri i mercenari di Prigozhin avevano cantato vittoria, ma sia da Mosca che da Kiev spiegano che i combattimenti sono in corso

I mercenari della Wagner esultano per la presa della città, che viene smentita da Zelensky, ma anche dallo stesso Cremlino. Proseguono senza sosta i combattimenti a Soledar, mentre le truppe russe e i mercenari del Gruppo Wagner tentano di accerchiare Bakhmut, dieci chilometri a sud, che da settembre è al centro delle operazioni offensive russe. Le sue grotte artificiali di sale e gesso alle quali puntano i russi sono infatti per gli ucraini utili per mantenere la linea difensiva ma anche per conservare munizioni in tutta sicurezza e prendere di sorpresa i nemici. Soledar, che prima della guerra aveva una popolazione di circa 10.500 abitanti e oggi ne ha appena 559, tra cui 15 bambini, ed è impossibile evacuarli. Intanto il ministero della Difesa russo ha ricevuto un altro lotto di carri armati T-90M Proryv dalla società Uralvagonzavod del gruppo Rostec. Si tratta di una versione aggiornata del carro armato T-90A. La nuova versione del blindato ha un motore più potente, una nuova torretta, una nuova generazione di protezione dinamica e un sistema di comunicazioni più moderno.

La (mancata) presa di Soledar – “A Soledar è stato fatto un immenso sforzo e tali azioni sono state eroiche e di sacrificio, come in molte altre aree in cui le operazioni offensive sono in corso e proseguiranno”, ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “E’ troppo presto per fermarsi o di sfregarsi le mani”, ha aggiunto tuttavia, dopo che ieri il capo dei mercenari della Wagner Evgheny Prigozhin aveva cantato vittoria nella città della regione di Donetsk, e dopo un primo intervento correttivo sempre ieri. “Ammireremo e apprezzeremo i nostri eroi, e ci ricorderemo degli eroi che hanno perso le loro vite, e ci prenderemo cura di coloro che sono rimasti feriti”, ha aggiunto Peskov. E anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che i combattimenti a Soledar “continuano”, e che il fronte di Donetsk “tiene”. “Lo Stato terrorista e i suoi propagandisti stanno cercando di fingere che una parte della nostra città di Soledar – una città che è stata quasi completamente distrutta dagli occupanti – sia presumibilmente una sorta di conquista della Russia“, ha detto in un video su Telegram. “Presentano questo alla loro società in modo tale da sostenere la mobilitazione e dare speranza a coloro che sostengono l’aggressione. Ma i combattimenti continuano. La linea di Donetsk tiene”. Anche il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha evidenziato che le autorità statunitensi non dispongono di dati che Soledar sia completamente sotto il controllo delle forze russe.

La strategia di Mosca – Lo schema usato dai russi sul campo di battaglia a Soledar, ha spiegato ad Associated Press un ufficiale ucraino, è che prima inviano una o due ondate di soldati, molti dei quali mercenari, che subiscono pesanti perdite mentre sondano le difese ucraine, e poi quando le truppe ucraine subiscono perdite e sono esauste i russi inviano una nuova ondata di soldati altamente addestrati, paracadutisti o forze speciali. Il Gruppo Wagner, che ora comprende un ampio contingente di detenuti reclutati nelle prigioni russe e costituisce fino a un quarto di tutti i combattenti russi in Ucraina, ha guidato l’attacco a Soledar e Bakhmut. La vittoria a Soledar e Bakhmut, dopo mesi di difficoltà del fronte russo, aiuterebbe il numero uno del Gruppo Wagner Prigozhin ad aumentare il suo peso in quella che è emersa come una sorta di rivalità con la leadership militare russa.