Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara querelerà la Rete degli studenti di Milano per un comunicato sulle morti per l’alternanza scuola-lavoro. Un’azione che non ha precedenti per un titolare del dicastero e alla quale gli interessati hanno replicato con una nota: “Non ci stupisce affatto. Il neo-ministro ha imparato subito le regole del gioco, l’unica risposta che le istituzioni danno alle proteste studentesche è quella repressiva“.

L’annuncio dell’esponente del Carroccio è dell’11 gennaio. “Ho dato mandato ai miei avvocati di querelare i responsabili di queste dichiarazioni infamanti e gravemente diffamatorie”, ha scritto. “Con gli autori di questi comunicati non voglio aver nulla a che fare”. Il riferimento è al comunicato della “Rete Studenti Milano” che citava il ministro, assieme ad altri rappresentanti delle istituzioni, tra i ”mandanti ben precisi” delle “tre morti sul lavoro che si verificano ogni giorno in Italia” e dei tre ragazzi deceduti recentemente durante lo svolgimento di stage. Un comunicato legato alle proteste delle scorse ore contro il mancato indennizzo Inail per la morte del 18enne Giuliano De Seta (deceduto proprio mentre faceva un periodo di alternanza in azienda).

La replica, dopo la minaccia di querela, è arrivata con un’altra nota. “L’alternanza scuola-lavoro (ora PCTO) ha provocato, dal 2017 ad oggi, quasi 300.000 infortuni e 18 morti (dati Orizzontescuola.it)”, si legge, “è chiaro dunque che le cosiddette tragedie siano in realtà un problema sistemico ed è inammissibile non considerare complice chiunque, avendo la facoltà di cambiare le cose, scelga di non fare nulla. I Pcto non sono né da migliorare né da riformare ma semplicemente da abolire, la realtà dei fatti dimostra che inserire i e le giovani senza tutele nel mondo del lavoro ci educa allo sfruttamento e alla precarietà e ci abitua solamente alla mancanza delle più basilari norme di sicurezza”. “Da anni gli studenti e le studentesse si mobilitano in tutta Italia richiedendo l’abolizione dell’alternanza scuola-lavoro ed è ora che le istituzioni accolgano, senza vuote minacce, le rivendicazioni portate avanti da chi ogni giorno vive e attraversa la scuola”.

In sostegno della Rete studenti di Milano è intervenuta Elisabetta Piccolotti dell’Alleanza Verdi Sinistra. “Quella di un ministro della Repubblica che querela degli studenti di scuola superiore è davvero una brutta e inedita immagine. Non credo sia mai accaduto nella storia del nostro Paese”. E ancora: “Un ministro ha ruolo, visibilità e potere e non dovrebbe mettersi sullo stesso livello di ragazzi minorenni, che magari possono pure aver esagerato nel lanciare accuse o individuare responsabilità su quanto accade nell’alternanza scuola-lavoro che sempre più si rivela un flop educativo e con conseguenze pure drammaticamente inaccettabili. Ma un ministro può difendere le proprie tesi e la propria onorabilità attraverso interviste o altri strumenti che possono raggiungere milioni di persone, e per questo non dovrebbe sentire il bisogno di usare le querele per difendersi da un volantino scritto da studenti di scuola superiore e che immagino sia stato stampato in poche decine di copie”. E ha concluso: “Chiediamo quindi al ministro Valditara di rivedere la sua decisione: rinunci alle querele e convochi le organizzazioni studentesche per un confronto sull’alternanza scuola-lavoro”.

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