Vi consiglio quattro splendidi libri per far partire questo 2023 col romanzo giusto
Cari amici e lettori. Poche cose danno soddisfazione come iniziare l’anno nuovo con la lettura di un libro accattivante. Per cercare di far partire questo 2023 col romanzo giusto, quindi, ecco pronti quattro consigli di qualità, sui quali puntare per i primi acquisti. Inizierei con Il Signore dei lupi, per lo più misconosciuta incursione nel gotico da parte di Alexandre Dumas, che riappare nelle librerie italiane dopo molti anni grazie ad Alcatraz Edizioni. Per festeggiare la decima uscita della prestigiosa collana Bizarre, curata e ideata da Max Baroni, questo romanzo ingiustamente ritenuto minore dagli appassionati di Dumas torna sugli scaffali della narrativa fantastica, forte di una traduzione per la prima volta integrale nella nostra lingua rivelando, ancora una volta, l’eccezionale qualità dell’autore capace di costruire atmosfere, personaggi e situazioni turpi e meravigliose allo stesso tempo.
Nel 1780 il modesto Thibault, zoccolaio della campagna francese, pur contento della sua vita semplice cova nell’intimo una scintilla di invidia che, in seguito a un sinistro incontro con un maligno lupo servitore del diavolo, divampa in incendio. Ogni volta che Thibault vorrà il male di qualcuno, il suo desiderio verrà esaudito, per l’accordo raggiunto con l’oscuro emissario infernale. Come moneta di scambio l’uomo vede i suoi capelli dipingersi, desiderio dopo desiderio, di un rosso infernale. Incapace di porre un argine al suo bisogno sempre più gargantuesco, il protagonista spezza vite, cuori, sogni e speranze sia degli onesti che dei malvagi finendo per smarrire la fiducia degli uomini per divenire il temuto sovrano dei lupi. Semplicemente travolgente.
Il secondo consiglio è Oltremare, di Paul Lynch, edito da 66th And 2nd. In questo romanzo Lynch, considerato il miglior scrittore irlandese della sua generazione, torna a far detonare i conflitti dei suoi personaggi in un’immensa cornice naturale, in cui a spiccare sono i pensieri reconditi degli umani e i conflitti che ne derivano. Bolivar, pescatore esperto ma presuntuoso conosciuto da tutti come Porky, decide di prendere il largo malgrado le previsioni meteo da incubo. A spingerlo a rischiare tanto una spada di Damocle che viene da lontano, per la quale è costretto ad affrontare l’enorme rischio, di fronte al quale nessun altro pescatore sembra disposto a seguirlo. L’unico pronto ad accompagnarlo è il giovane Hector, un principiante che non ha mai gettato le reti oltre la laguna che, convinto dalle promesse di una montagna di pesce ad attenderli nei punti più lontani del Pacifico, salpa con Porky verso l’orizzonte. Quando la tempesta mette fuori uso radio, gps e motore, i due si ritrovano dispersi, lontanissimi da casa e praticamente senza scorte di acqua e cibo. Sotto il sole ardente i loro pensieri si fanno dimensioni di incontro e scontro che, tra paranoie e visioni, conducono i due personaggi a scoprire i più bui anfratti dell’animo umano. Ispirato a un evento realmente accaduto, Oltremare vi lascerà coperti di salsedine tra cielo e mare, fino all’epilogo straziante.
Il terzo libro da non perdere è Istituto di Bella Morte di David Ely edito da Cliquot. Questo romanzo viene dagli ormai lontani anni Sessanta, ma mantiene intatto il suo fascino e la sua dimensione. Wilson, bancario benestante e realizzato, riceve una telefonata da un amico morto. Questo, caduto in un vulcano di fronte a cento persone, è certamente scomparso, eppure al telefono rivela all’amico di non essere spirato, ma rinato ed è deciso a coinvolgere l’amico per permettergli di vivere questa splendida esperienza. Incuriosito e deciso a scoprire il segreto della rinascita, Wilson segue tutte le istruzioni senza rivelare a nessuno, tantomeno alla famiglia, i dettagli di questa offerta e, quando infine scopre le regole del gioco a cui ha accettato di giocare, si rende conto di non poter più tornare indietro. Questo fitto noir psicologico dai contorni fantasociologici ispirò il regista John Frankenheimer per il riuscito film del 1966 Operazione diabolica con Rock Hudson e anticipa di oltre mezzo secolo molte delle istanze contemporanee legate al culto del corpo e alle seconde occasioni. Ideale per chi sogna di cambiare vita a qualunque costo.
Infine il quarto suggerimento è Le ragazze, di Annette Schaap, edito da La Nuova Frontiera. Dopo il mirabolante successo di Lucilla, l’autrice olandese riprende gli schemi classici delle fiabe per distorcerli in maniera brillante e inusitata. Le sette fiabe che compongono l’opera infatti sono dei ribaltamenti di storie molto note, da Tremotino a Barbablù, in cui però le protagoniste si emancipano completamente dai vincoli imposti da ruoli di vittime sacrificali, per allontanarsi da consuetudini e invertendo l’inerzia di destini ineluttabili, per far loro riprendere totalmente il controllo del gioco.
Di fronte a magie che non riescono, principi che non arrivano, rospi che non si trasformano e sovrani che non meritano le rispettive fortune, Le ragazze trovano coraggio, determinazione e finanche vendetta, in un brillante e godibile susseguirsi di eventi inattesi e divertenti che, secoli dopo la genesi delle fiabe originali, vedono le stesse protagoniste divenire burattinaie di quei fili in cui sono state per troppo tempo imbrigliate. Un libro pensato per un pubblico giovane, ma perfettamente godibile anche dai lettori più maturi, sia adolescenti che adulti, a dimostrazione di quanto, di fronte a un’ottima scrittura, le distinzioni per fasce d’età vengano meno, soprattutto se dietro la scrittura c’è un’idea. Perfetto per far vacillare le certezze di chi vive ancorato a superati retaggi del passato.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - "Grazie al Governo per l'impegno, la determinazione, il coraggio e il successo nel riportare a casa la nostra concittadina". Su Facebook, Roberto Vannacci, europarlamentare indipendente della Lega, plaude alla liberazione della giornalista italiana, detenuta a Teheran. "Quando invece delle parole, di cui è tronfia una certa sinistra, contano i fatti", sottolinea, aggiungendo una serie di hashtag, tra cui #ilmondoalcontrario #menefrego #Decima #italia.
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - Una cosa pare sia ormai certa: il Parlamento in seduta comune non sarà più convocato senza accordo chiuso sui nomi dei quattro giudici costituzionali che sostituiranno a Palazzo della Consulta l'ex presidente della Corte Silvana Sciarra, l'ex presidente Augusto Barbera e i suoi vice Franco Modugno e Giulio Prosperetti. La quadra fra le forze politiche potrebbe essere definita fra le capigruppo di oggi alle 15.30 a Palazzo Madama e quella di domani a Montecitorio e, in caso di intesa, la seduta comune delle Camere dovrebbe svolgersi martedì prossimo, 14 gennaio.
Il consenso al momento pare sia stato raggiunto su tre nomi della rosa 2+1+1 (due giudici alla maggioranza, un terzo all'opposizione ed un quarto 'tecnico/indipendente'): Francesco Saverio Marini, professore di Diritto pubblico all'università di Roma Tor Vergata nonché attuale consigliere giuridico di Palazzo Chigi considerato il 'padre' del premierato; il costituzionalista in area Pd Massimo Luciani, accademico dei Lincei nonché professore emerito di Diritto pubblico dell'università la Sapienza di Roma, da sempre strenuo paladino del "dovere di verità del giurista"; e come candidato tecnico/indipendente Valeria Mastroiacovo, segretario Centrale dell'Unione Giuristi Cattolici Italiani, Ugci, docente ordinario di Diritto tributario presso l’Università degli Studi di Foggia, donna vicina ai popolari che non ha mai ricoperto ruoli politici e che dal 2018 ha già un piede a Palazzo della Consulta da assistente di studio presso la Corte costituzionale di Luca Antonini (giudice in quota Lega).
Forza Italia invece pare non riuscire a fare un nome, ancora nessuna decisione: i papabili cosiddetti "in guerra" sarebbero Pierantonio Zanettin, avvocato e capogruppo del partito nella Commissione giustizia di Palazzo Madama, ed il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto. Quest'ultimo parrebbe più improbabile dato che in caso di elezione a Palazzo della Consulta, quindi di sue dimissioni dal collegio parlamentare di Andria con conseguenti elezioni suppletive, potrebbe mettere a rischio un seggio oggi in mano alla maggioranza se si candidasse il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, governatore in scadenza già al secondo mandato. Ma non è detta l'ultima parola: in 10 minuti potrebbe sempre risolversi il rebus. (di Roberta Lanzara)
Teheran, 8 gen. (Adnkronos) - "La notizia dell'arresto, dell'isolamento e del rilascio della giornalista italiana Cecilia Sala evidenzia ancora una volta la realtà che giornalisti, reporter e professionisti dei media in Iran sono costantemente sotto pressione e a rischio di arresto, reclusione e tortura". Così la premio Nobel per la pace iraniana, Narges Mohammadi, in carcere dal novembre 2021 e rilasciata temporaneamente a inizio dicembre per motivi medici, commenta all'Adnkronos la notizia della scarcerazione di Sala, attesa a breve in Italia. Mohammadi è stata rinchiusa per anni a Evin, la stessa prigione dove era tenuta la giornalista italiana.
"Ciò evidenzia come il regime religioso autoritario metta a repentaglio la libertà di espressione", aggiunge Mohammadi, raggiunta dall'Adnkronos tramite il marito, il giornalista e scrittore Taghi Rahmani. Quest'ultimo sostiene che l'arresto di cittadini stranieri sia "un metodo usato ripetutamente dal regime iraniano quando vogliono ottenere il rilascio dei loro prigionieri. È la loro forma di diplomazia".
Nel caso di Cecilia Sala, prosegue Rahmani, le autorità puntavano a "scambiare la giovane giornalista con il loro prigioniero in Italia, il signor Abedini. È così che funziona il loro sistema".
Rahmani definisce gli arresti come quello di Sala "una violazione della legge" dal momento che "tenere in ostaggio un cittadino straniero va contro il diritto internazionale dei diritti umani, eppure questo continua a verificarsi in Iran".
"Quando qualcuno viene arrestato, dovrebbe essere sottoposto a un giusto processo - conclude - Ma il regime iraniano ignora i suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale".
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - "Ascoltiamo con preoccupazione le dichiarazioni del presidente eletto Trump che, oltre a mostrare nuove mappe degli Stati Uniti, dichiara che se Hamas non libererà tutti gli ostaggi a Gaza si scatenerà l'inferno. Ma l'inferno a Gaza c'è già, con stragi quotidiane di civili e di bambini, che muoiono ogni giorni anche per il freddo, la fame e le malattie. L'Italia ha il dovere morale di porre fine a questo inferno, anche riconoscendo lo Stato di Palestina che non è una soluzione ma è certamente un inizio". Lo ha dichiarato intervento in aula il deputato del Movimento 5 Stelle Arnaldo Lomuti.
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - "Rinnovo a nome del Partito democratico la richiesta avanzata da mesi che la presidente Meloni venga in aula a dirci esattamente quali sono i termini del negoziato che ha in corso con Elon Musk, di cui crediamo - salvo smentite - che ne abbia parlato anche in questi ultimi giorni. Quali sono i termini di un’interlocuzione confermata sempre di più da voci autorevoli, qual è il costo di questa operazione, quale interesse viene spartito tra l’uomo più ricco del mondo e il nostro Paese". Lo ha detto intervenendo in aula alla Camera la capogruppo del Pd, Chiara Braga.
"Non è sufficiente la smentita - che poi non è una smentita - letta nella velina di palazzo Chigi, quando da giorni sugli organi di stampa, una delle agenzie più accreditate, Bloomberg, e anche da parte di alcuni autorevoli esponenti di governo, come il vicepremier Salvini, vengono rilanciati riferimenti più o meno espliciti a questa contrattazione in corso, e dallo stesso Elon Musk, che usa la sua piattaforma per scambiarsi complimenti e civetterie proprio con Salvini - ha detto ancora la deputata dem -. Vogliamo sapere dalla presidente del Consiglio se è vero che sta impegnando il nostro Paese su una cifra rilevante, di un miliardo e mezzo di euro per questa fornitura, perché noi sappiamo che siete abituati agli sprechi, come gli 800 milioni per i centri di immigrati in Albania, centri completamente vuoti. È inaccettabile che una spesa di questo tipo possa solamente essere pensata senza i necessari passaggi di informazione e di condivisione con il Parlamento, di verifica dell’esistenza di un effettivo interesse nazionale, che non può essere discusso nelle segrete stanze dall’altra parte dell’oceano".
"È quanto più necessario che la presidente Meloni venga a riferire in Aula perché oggi prendiamo atto che c’è una spaccatura all’interno della maggioranza, con l’altro vicepremier di Forza Italia, Tajani, che frena sul progetto. Una spaccatura che mette a serio rischio la credibilità del nostro Paese. Lo ribadiamo ancora una volta: l’Italia non si svende e non lo consentiremo. Non vogliamo che il destino dell’Italia venga messo nelle mani di un privato che non è solo un uomo d’affari ma che ha chiari interessi politici nei confronti del nostro Paese", ha concluso Braga.
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - "Il caso dei lavoratori che alla Scala, al Piccolo Teatro, alla Fiera di Milano lavorano per 5-6 euro all’ora, sanzionato dalla Procura di Milano, dimostra, ancora una volta, che la magistratura è costretta a svolgere un ruolo di supplenza nei confronti di un legislatore indifferente al mancato rispetto dell’articolo 36 della Costituzione, che richiede che le retribuzioni siano proporzionali alla qualità e quantità del lavoro svolto, e sufficienti a garantire un’esistenza libera e dignitosa al lavoratore e alla sua famiglia. La mancata approvazione di un salario minimo legale obbliga il giudice a fare riferimento a parametri esterni, come la soglia di povertà o la Naspi, con il rischio di interpretazioni e applicazioni differenti". Così in una nota Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro nella segreteria nazionale del Partito democratico, e Arturo Scotto, capogruppo dem in commissione Lavoro alla Camera.
"Quanto dobbiamo aspettare ancora - aggiungono - perché anche il nostro Paese si doti di uno strumento legale di garanzia del salario dei lavoratori? Quanto dobbiamo aspettare ancora perché il ricorso ad appalti e subappalti cessi di essere una modalità per andare alla ricerca della compressione dei costi del lavoro creando sempre più diffuse moderne schiavitù? I termini di adozione della direttiva europea sul salario minimo sono scaduti, ma il governo e la maggioranza fanno orecchie da mercante". "Noi ci batteremo invece perché si apra al più presto nuovamente la discussione in Parlamento della legge di iniziativa popolare sul salario minimo che ha raccolto le firme e il consenso di tantissime persone", concludono Guerra e Scotto.
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - Con un sentiment positivo record del 95% gli italiani stanno salutando sui social la liberazione di Cecilia Sala, detenuta in Iran dal 19 dicembre. È quanto emerge da un instant report realizzato in esclusiva per Adnkronos da Vis Factor, società leader a livello nazionale nel posizionamento strategico, attraverso Human, la propria piattaforma di web e social listening sviluppata con algoritmo a base semantica italiana. L’emozione più ricorrente è la gioia (75%).
In particolare la notizia del rilascio, dopo settimane di angoscia e incertezze, è stata accolta come un grande successo diplomatico del governo italiano. Gli utenti sui social media esprimono un sentimento di gratitudine verso il governo, in particolare verso il presidente del Consiglio Giorgia Meloni per l'impegno dimostrato in questo caso difficile, ma anche verso il corpo diplomatico e il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il ritorno di Cecilia Sala rappresenta un momento di gioia collettiva per un'Italia che si è unita a sostegno della liberazione della giornalista.
Nel 5% di sentiment negativo emergono alcuni segnali di polemica, con critiche sull'operato di una parte dell'opposizione, che si interroga sulle condizioni della liberazione.
Marco Mogetta
Libraio
Cultura - 12 Gennaio 2023
Vi consiglio quattro splendidi libri per far partire questo 2023 col romanzo giusto
Cari amici e lettori. Poche cose danno soddisfazione come iniziare l’anno nuovo con la lettura di un libro accattivante. Per cercare di far partire questo 2023 col romanzo giusto, quindi, ecco pronti quattro consigli di qualità, sui quali puntare per i primi acquisti. Inizierei con Il Signore dei lupi, per lo più misconosciuta incursione nel gotico da parte di Alexandre Dumas, che riappare nelle librerie italiane dopo molti anni grazie ad Alcatraz Edizioni. Per festeggiare la decima uscita della prestigiosa collana Bizarre, curata e ideata da Max Baroni, questo romanzo ingiustamente ritenuto minore dagli appassionati di Dumas torna sugli scaffali della narrativa fantastica, forte di una traduzione per la prima volta integrale nella nostra lingua rivelando, ancora una volta, l’eccezionale qualità dell’autore capace di costruire atmosfere, personaggi e situazioni turpi e meravigliose allo stesso tempo.
Nel 1780 il modesto Thibault, zoccolaio della campagna francese, pur contento della sua vita semplice cova nell’intimo una scintilla di invidia che, in seguito a un sinistro incontro con un maligno lupo servitore del diavolo, divampa in incendio. Ogni volta che Thibault vorrà il male di qualcuno, il suo desiderio verrà esaudito, per l’accordo raggiunto con l’oscuro emissario infernale. Come moneta di scambio l’uomo vede i suoi capelli dipingersi, desiderio dopo desiderio, di un rosso infernale. Incapace di porre un argine al suo bisogno sempre più gargantuesco, il protagonista spezza vite, cuori, sogni e speranze sia degli onesti che dei malvagi finendo per smarrire la fiducia degli uomini per divenire il temuto sovrano dei lupi. Semplicemente travolgente.
Il secondo consiglio è Oltremare, di Paul Lynch, edito da 66th And 2nd. In questo romanzo Lynch, considerato il miglior scrittore irlandese della sua generazione, torna a far detonare i conflitti dei suoi personaggi in un’immensa cornice naturale, in cui a spiccare sono i pensieri reconditi degli umani e i conflitti che ne derivano. Bolivar, pescatore esperto ma presuntuoso conosciuto da tutti come Porky, decide di prendere il largo malgrado le previsioni meteo da incubo. A spingerlo a rischiare tanto una spada di Damocle che viene da lontano, per la quale è costretto ad affrontare l’enorme rischio, di fronte al quale nessun altro pescatore sembra disposto a seguirlo. L’unico pronto ad accompagnarlo è il giovane Hector, un principiante che non ha mai gettato le reti oltre la laguna che, convinto dalle promesse di una montagna di pesce ad attenderli nei punti più lontani del Pacifico, salpa con Porky verso l’orizzonte. Quando la tempesta mette fuori uso radio, gps e motore, i due si ritrovano dispersi, lontanissimi da casa e praticamente senza scorte di acqua e cibo. Sotto il sole ardente i loro pensieri si fanno dimensioni di incontro e scontro che, tra paranoie e visioni, conducono i due personaggi a scoprire i più bui anfratti dell’animo umano. Ispirato a un evento realmente accaduto, Oltremare vi lascerà coperti di salsedine tra cielo e mare, fino all’epilogo straziante.
Il terzo libro da non perdere è Istituto di Bella Morte di David Ely edito da Cliquot. Questo romanzo viene dagli ormai lontani anni Sessanta, ma mantiene intatto il suo fascino e la sua dimensione. Wilson, bancario benestante e realizzato, riceve una telefonata da un amico morto. Questo, caduto in un vulcano di fronte a cento persone, è certamente scomparso, eppure al telefono rivela all’amico di non essere spirato, ma rinato ed è deciso a coinvolgere l’amico per permettergli di vivere questa splendida esperienza. Incuriosito e deciso a scoprire il segreto della rinascita, Wilson segue tutte le istruzioni senza rivelare a nessuno, tantomeno alla famiglia, i dettagli di questa offerta e, quando infine scopre le regole del gioco a cui ha accettato di giocare, si rende conto di non poter più tornare indietro. Questo fitto noir psicologico dai contorni fantasociologici ispirò il regista John Frankenheimer per il riuscito film del 1966 Operazione diabolica con Rock Hudson e anticipa di oltre mezzo secolo molte delle istanze contemporanee legate al culto del corpo e alle seconde occasioni. Ideale per chi sogna di cambiare vita a qualunque costo.
Infine il quarto suggerimento è Le ragazze, di Annette Schaap, edito da La Nuova Frontiera. Dopo il mirabolante successo di Lucilla, l’autrice olandese riprende gli schemi classici delle fiabe per distorcerli in maniera brillante e inusitata. Le sette fiabe che compongono l’opera infatti sono dei ribaltamenti di storie molto note, da Tremotino a Barbablù, in cui però le protagoniste si emancipano completamente dai vincoli imposti da ruoli di vittime sacrificali, per allontanarsi da consuetudini e invertendo l’inerzia di destini ineluttabili, per far loro riprendere totalmente il controllo del gioco.
Di fronte a magie che non riescono, principi che non arrivano, rospi che non si trasformano e sovrani che non meritano le rispettive fortune, Le ragazze trovano coraggio, determinazione e finanche vendetta, in un brillante e godibile susseguirsi di eventi inattesi e divertenti che, secoli dopo la genesi delle fiabe originali, vedono le stesse protagoniste divenire burattinaie di quei fili in cui sono state per troppo tempo imbrigliate. Un libro pensato per un pubblico giovane, ma perfettamente godibile anche dai lettori più maturi, sia adolescenti che adulti, a dimostrazione di quanto, di fronte a un’ottima scrittura, le distinzioni per fasce d’età vengano meno, soprattutto se dietro la scrittura c’è un’idea. Perfetto per far vacillare le certezze di chi vive ancorato a superati retaggi del passato.
Buona lettura e buon anno!
Il Fatto Personale
di Antonio Padellaro 12€ AcquistaArticolo Precedente
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Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
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Roma, 8 gen. (Adnkronos) - "Grazie al Governo per l'impegno, la determinazione, il coraggio e il successo nel riportare a casa la nostra concittadina". Su Facebook, Roberto Vannacci, europarlamentare indipendente della Lega, plaude alla liberazione della giornalista italiana, detenuta a Teheran. "Quando invece delle parole, di cui è tronfia una certa sinistra, contano i fatti", sottolinea, aggiungendo una serie di hashtag, tra cui #ilmondoalcontrario #menefrego #Decima #italia.
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - Una cosa pare sia ormai certa: il Parlamento in seduta comune non sarà più convocato senza accordo chiuso sui nomi dei quattro giudici costituzionali che sostituiranno a Palazzo della Consulta l'ex presidente della Corte Silvana Sciarra, l'ex presidente Augusto Barbera e i suoi vice Franco Modugno e Giulio Prosperetti. La quadra fra le forze politiche potrebbe essere definita fra le capigruppo di oggi alle 15.30 a Palazzo Madama e quella di domani a Montecitorio e, in caso di intesa, la seduta comune delle Camere dovrebbe svolgersi martedì prossimo, 14 gennaio.
Il consenso al momento pare sia stato raggiunto su tre nomi della rosa 2+1+1 (due giudici alla maggioranza, un terzo all'opposizione ed un quarto 'tecnico/indipendente'): Francesco Saverio Marini, professore di Diritto pubblico all'università di Roma Tor Vergata nonché attuale consigliere giuridico di Palazzo Chigi considerato il 'padre' del premierato; il costituzionalista in area Pd Massimo Luciani, accademico dei Lincei nonché professore emerito di Diritto pubblico dell'università la Sapienza di Roma, da sempre strenuo paladino del "dovere di verità del giurista"; e come candidato tecnico/indipendente Valeria Mastroiacovo, segretario Centrale dell'Unione Giuristi Cattolici Italiani, Ugci, docente ordinario di Diritto tributario presso l’Università degli Studi di Foggia, donna vicina ai popolari che non ha mai ricoperto ruoli politici e che dal 2018 ha già un piede a Palazzo della Consulta da assistente di studio presso la Corte costituzionale di Luca Antonini (giudice in quota Lega).
Forza Italia invece pare non riuscire a fare un nome, ancora nessuna decisione: i papabili cosiddetti "in guerra" sarebbero Pierantonio Zanettin, avvocato e capogruppo del partito nella Commissione giustizia di Palazzo Madama, ed il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto. Quest'ultimo parrebbe più improbabile dato che in caso di elezione a Palazzo della Consulta, quindi di sue dimissioni dal collegio parlamentare di Andria con conseguenti elezioni suppletive, potrebbe mettere a rischio un seggio oggi in mano alla maggioranza se si candidasse il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, governatore in scadenza già al secondo mandato. Ma non è detta l'ultima parola: in 10 minuti potrebbe sempre risolversi il rebus. (di Roberta Lanzara)
Teheran, 8 gen. (Adnkronos) - "La notizia dell'arresto, dell'isolamento e del rilascio della giornalista italiana Cecilia Sala evidenzia ancora una volta la realtà che giornalisti, reporter e professionisti dei media in Iran sono costantemente sotto pressione e a rischio di arresto, reclusione e tortura". Così la premio Nobel per la pace iraniana, Narges Mohammadi, in carcere dal novembre 2021 e rilasciata temporaneamente a inizio dicembre per motivi medici, commenta all'Adnkronos la notizia della scarcerazione di Sala, attesa a breve in Italia. Mohammadi è stata rinchiusa per anni a Evin, la stessa prigione dove era tenuta la giornalista italiana.
"Ciò evidenzia come il regime religioso autoritario metta a repentaglio la libertà di espressione", aggiunge Mohammadi, raggiunta dall'Adnkronos tramite il marito, il giornalista e scrittore Taghi Rahmani. Quest'ultimo sostiene che l'arresto di cittadini stranieri sia "un metodo usato ripetutamente dal regime iraniano quando vogliono ottenere il rilascio dei loro prigionieri. È la loro forma di diplomazia".
Nel caso di Cecilia Sala, prosegue Rahmani, le autorità puntavano a "scambiare la giovane giornalista con il loro prigioniero in Italia, il signor Abedini. È così che funziona il loro sistema".
Rahmani definisce gli arresti come quello di Sala "una violazione della legge" dal momento che "tenere in ostaggio un cittadino straniero va contro il diritto internazionale dei diritti umani, eppure questo continua a verificarsi in Iran".
"Quando qualcuno viene arrestato, dovrebbe essere sottoposto a un giusto processo - conclude - Ma il regime iraniano ignora i suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale".
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - "Ascoltiamo con preoccupazione le dichiarazioni del presidente eletto Trump che, oltre a mostrare nuove mappe degli Stati Uniti, dichiara che se Hamas non libererà tutti gli ostaggi a Gaza si scatenerà l'inferno. Ma l'inferno a Gaza c'è già, con stragi quotidiane di civili e di bambini, che muoiono ogni giorni anche per il freddo, la fame e le malattie. L'Italia ha il dovere morale di porre fine a questo inferno, anche riconoscendo lo Stato di Palestina che non è una soluzione ma è certamente un inizio". Lo ha dichiarato intervento in aula il deputato del Movimento 5 Stelle Arnaldo Lomuti.
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - "Rinnovo a nome del Partito democratico la richiesta avanzata da mesi che la presidente Meloni venga in aula a dirci esattamente quali sono i termini del negoziato che ha in corso con Elon Musk, di cui crediamo - salvo smentite - che ne abbia parlato anche in questi ultimi giorni. Quali sono i termini di un’interlocuzione confermata sempre di più da voci autorevoli, qual è il costo di questa operazione, quale interesse viene spartito tra l’uomo più ricco del mondo e il nostro Paese". Lo ha detto intervenendo in aula alla Camera la capogruppo del Pd, Chiara Braga.
"Non è sufficiente la smentita - che poi non è una smentita - letta nella velina di palazzo Chigi, quando da giorni sugli organi di stampa, una delle agenzie più accreditate, Bloomberg, e anche da parte di alcuni autorevoli esponenti di governo, come il vicepremier Salvini, vengono rilanciati riferimenti più o meno espliciti a questa contrattazione in corso, e dallo stesso Elon Musk, che usa la sua piattaforma per scambiarsi complimenti e civetterie proprio con Salvini - ha detto ancora la deputata dem -. Vogliamo sapere dalla presidente del Consiglio se è vero che sta impegnando il nostro Paese su una cifra rilevante, di un miliardo e mezzo di euro per questa fornitura, perché noi sappiamo che siete abituati agli sprechi, come gli 800 milioni per i centri di immigrati in Albania, centri completamente vuoti. È inaccettabile che una spesa di questo tipo possa solamente essere pensata senza i necessari passaggi di informazione e di condivisione con il Parlamento, di verifica dell’esistenza di un effettivo interesse nazionale, che non può essere discusso nelle segrete stanze dall’altra parte dell’oceano".
"È quanto più necessario che la presidente Meloni venga a riferire in Aula perché oggi prendiamo atto che c’è una spaccatura all’interno della maggioranza, con l’altro vicepremier di Forza Italia, Tajani, che frena sul progetto. Una spaccatura che mette a serio rischio la credibilità del nostro Paese. Lo ribadiamo ancora una volta: l’Italia non si svende e non lo consentiremo. Non vogliamo che il destino dell’Italia venga messo nelle mani di un privato che non è solo un uomo d’affari ma che ha chiari interessi politici nei confronti del nostro Paese", ha concluso Braga.
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - "Il caso dei lavoratori che alla Scala, al Piccolo Teatro, alla Fiera di Milano lavorano per 5-6 euro all’ora, sanzionato dalla Procura di Milano, dimostra, ancora una volta, che la magistratura è costretta a svolgere un ruolo di supplenza nei confronti di un legislatore indifferente al mancato rispetto dell’articolo 36 della Costituzione, che richiede che le retribuzioni siano proporzionali alla qualità e quantità del lavoro svolto, e sufficienti a garantire un’esistenza libera e dignitosa al lavoratore e alla sua famiglia. La mancata approvazione di un salario minimo legale obbliga il giudice a fare riferimento a parametri esterni, come la soglia di povertà o la Naspi, con il rischio di interpretazioni e applicazioni differenti". Così in una nota Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro nella segreteria nazionale del Partito democratico, e Arturo Scotto, capogruppo dem in commissione Lavoro alla Camera.
"Quanto dobbiamo aspettare ancora - aggiungono - perché anche il nostro Paese si doti di uno strumento legale di garanzia del salario dei lavoratori? Quanto dobbiamo aspettare ancora perché il ricorso ad appalti e subappalti cessi di essere una modalità per andare alla ricerca della compressione dei costi del lavoro creando sempre più diffuse moderne schiavitù? I termini di adozione della direttiva europea sul salario minimo sono scaduti, ma il governo e la maggioranza fanno orecchie da mercante". "Noi ci batteremo invece perché si apra al più presto nuovamente la discussione in Parlamento della legge di iniziativa popolare sul salario minimo che ha raccolto le firme e il consenso di tantissime persone", concludono Guerra e Scotto.
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - Con un sentiment positivo record del 95% gli italiani stanno salutando sui social la liberazione di Cecilia Sala, detenuta in Iran dal 19 dicembre. È quanto emerge da un instant report realizzato in esclusiva per Adnkronos da Vis Factor, società leader a livello nazionale nel posizionamento strategico, attraverso Human, la propria piattaforma di web e social listening sviluppata con algoritmo a base semantica italiana. L’emozione più ricorrente è la gioia (75%).
In particolare la notizia del rilascio, dopo settimane di angoscia e incertezze, è stata accolta come un grande successo diplomatico del governo italiano. Gli utenti sui social media esprimono un sentimento di gratitudine verso il governo, in particolare verso il presidente del Consiglio Giorgia Meloni per l'impegno dimostrato in questo caso difficile, ma anche verso il corpo diplomatico e il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il ritorno di Cecilia Sala rappresenta un momento di gioia collettiva per un'Italia che si è unita a sostegno della liberazione della giornalista.
Nel 5% di sentiment negativo emergono alcuni segnali di polemica, con critiche sull'operato di una parte dell'opposizione, che si interroga sulle condizioni della liberazione.