Decine di deputati democratici, compresi alcuni della commissione esteri della Camera Usa, hanno inviato una lettera al presidente Joe Biden chiedendo che sia cancellato il visto a Bolsonaro
Dopo il ritrovamento di una bozza di decreto, nella casa dell’ex ministro della Giustizia Anderson Torres, che ipotizzerebbe il ribaltamento del risultato delle elezioni di ottobre vinte da Lula, il governo brasiliano ha chiesto di indagare l’ex presidente della Repubblica, Jair Bolsonaro, per un presunto tentativo di colpo di Stato. La Costituzione brasiliana prevede che il presidente possa decretare lo “stato di difesa” per “conservare o ristabilire tempestivamente, in luoghi ristretti e determinati, l’ordine pubblico o la pace sociale minacciati da gravi ed imminenti dissesti istituzionali”. Il decreto, che deve tuttavia essere inviato al Parlamento entro 24 ore e lì approvato a maggioranza assoluta, non è mai stato firmato dall’allora presidente Jair Bolsonaro e dunque l’intervento per cancellare il legittimo risultato delle elezioni è rimasto solo una bozza.
“L’arresto di Torres è inevitabile, ora occorre indagare sulla partecipazione dell’ex presidente Bolsonaro e prendere le misure necessarie per i reati contro lo Stato democratico di diritto”, ha detto il capogruppo della maggioranza al Senato Randolfe Rodrigues. Il governo brasiliano ha quindi annunciato che la prossima settimana chiederà agli Stati Uniti l’estradizione di Torres:. “Il signor Anderson Torres ha annunciato che si sarebbe presentato ma ciò non è avvenuto e poiché c’è un ordine di arresto aspetteremo fino a lunedì e poi chiederemo la sua estradizione”, ha detto oggi il ministro della Giustizia, Flavio Dino. Torres a dicembre fu nominato segretario alla Pubblica sicurezza di Brasilia ed è accusato di omissione nell’assalto ai palazzi del potere di Brasilia da parte di sostenitori radicali di Bolsonaro. Dino ha affermato che c’è stata una “catena” di eventi “golpisti” che include il tentativo di ignorare il risultato delle elezioni del 2022 e l’assalto ai palazzi del potere a Brasilia di domenica scorsa. Quel giorni i sostenitori dell’ex presidente hanno assaltato la sede dei poteri istituzionali. Torres, attualmente negli Stati Uniti, si è giustificato dicendo che il documento trovato in casa sua avrebbe dovuto essere “triturato” e che le accuse a suo carico sono state estrapolate dal “contesto” per danneggiarlo. Torres, per il quale è stato spiccato un mandato di arresto, ha già reso noto attraverso il suo avvocato che intende tornare in Brasile per costituirsi.
Intanto decine di deputati democratici, compresi alcuni della commissione esteri della Camera Usa, hanno inviato una lettera al presidente Joe Biden chiedendo che sia cancellato il visto a Bolsonaro. “Chiediamo che rivalutiate il suo status nel Paese per accertare se c’è una base legale per il suo soggiorno e di revocare qualsiasi visto diplomatico possa avere. Gli Usa non devono fornire riparo a lui o a qualsiasi persona autoritaria che abbia ispirato violenze del genere contro istituzioni democratiche”.