Doveva essere entro fine anno, poi metà gennaio. Poi questione di giorni, poi questione di ore. La proposta di Lufthansa per comprare una quota del 40% di Ita Airways è “imminente” da oltre un mese ma ora dovremmo davvero quasi esserci. Mercoledì prossimo viene indicata come la data più probabile per l’ok all’avvio di una trattativa esclusiva. Ieri l’agenzia Bloomberg ha però scritto che ora Lufthansa chiede al governo alcune “condizioni” per rilevare una quota di Ita Airways: fra queste “l’opzione di ritirarsi da un’acquisizione completa nel caso in cui la nuova società non dovesse dare i risultati sperati”. Un’altra condizione posta dalla compagnia tedesca “è avere delle deroghe legali per proteggersi da eventuali imprevisti derivanti dall’integrazione di Ita, successore della fallita Alitalia”. È chiaro che in questa avventura la compagnia tedesca vuole rischiare il meno possibile e che eventuali grane impreviste saranno tutte a carico del ministero del Tesoro (azionista al 100%) ossia dei contribuenti.

Del resto la mini compagnia sorta dalle ceneri di Alitalia viaggia perdendo oltre un milione di euro al giorno e ormai i soldi che lo Stato può iniettare nella compagnia in conformità con gli accordi con la commissione europea sono agli sgoccioli. Sulla compagnia grava anche la spada di Damocle dei contenziosi legali avviati dai dipendenti di Alitalia messi in cassa integrazione che contestano l’assenza di una continuità aziendale tra la nuova Ita e la vecchia Ita. Lufthansa è, al momento, l’unico prendente rimasto in gioco dopo che Delta/Air France, il fondo Certares e il gruppo navale Msc si sono tirati indietro nei mesi scorsi. Alcuni osservatori ricordano però come in passato la compagnia tedesca avesse già avuto la possibilità di prendere il controllo de vettore italiano salvo poi tirarsi indietro all’ultimo momento. Altri notano però come in questo anno e qualche mese di vita Ita Airways sia stata modellata conformemente a quelle che erano le premesse per un successivo intervento di Lufthansa. La compagnia tedesca sembrerebbe orientata a tentare un rilancio della compagnia italiana, non limitandosi a considerarla una semplice navetta per portare traffico al suo hub di Francoforte, Aspettiamo e speriamo.

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