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Maye Musk: “Elon era un ragazzino timido e chiuso che è stato malmenato dai coetanei”

In un'intervista pubblicata sul Corriere, Maye ha parlato di suo figlio regalando anche alcuni aneddoti inediti.

di F. Q.

Sono parole inevitabilmente colme di orgoglio quelle spese dalla mamma di Elon Musk, la signora Maye Haldeman Musk, 75 anni, nei confronti del figlio. In un’intervista pubblicata sul Corriere, Maye ha parlato di suo figlio regalando anche alcuni aneddoti inediti. Mamma single, che poco alla volta è riuscita a costruirsi una carriera specializzandosi prima in dietologia e poi come modella, Maye Muske racconta cosa significa essere la madre dell’uomo più ricco del mondo. Anche se precisa: “Non sono sicura che, almeno questa settimana, Elon sia proprio l’uomo più ricco del mondo“. Agli occhi di tutti Musk è l’uomo che è entrato da poco nel Guinness dei primati per la perdita di patrimonio più grande di sempre. Ma a quelli di sua madre rimane il ragazzino che si chiudeva negli scantinati confidando che: “I geni sono capaci di inventare cose meravigliose nei loro scantinati”.

Al di là della recente perdita di patrimonio, Elon resta comunque tra gli uomini più ricchi al mondo. Nonostante la ricchezza posseduta mamma Musk assicura che il figlio non vive nel lusso come in molti pensano. Anzi: “Non possiede una casa di proprietà e abita in appartamenti modesti“. Dal presente, Maye fa un salto nel passato ricordando quel bambino, timido e chiuso: “Malmenato da un gruppo di coetanei”. Un Elon, diverso dagli altri, che la mamma faceva fatica a tirar giù dal letto la mattina perché passava le nottate a leggere. Una passione per la lettura che ha portato la signora Musk a ribattezzarlo col nome di: “‘Elon l’Enciclopedia’, perché aveva letto l’Encyclopaedia Britannica e la Colliers, ma soprattutto si ricordava tutto a memoria! Era impressionante”.

Un ragazzo prodigio che ha fatto tornare alla mente i primi esordi di Elon, durante i quali la signora Musk ha svolto un ruolo importante. “Mi ero separata – dice nell’intervista -. Vivevamo a Johannesburg, ma lui voleva trasferirsi in Canada, perché convinto che lì avrebbe avuto più possibilità. Lo feci partire con duemila dollari in traveler’s cheque”. Una decisione che ha dato l’opportunità a Elon di esprimere il suo genio tanto che quando a 12 anni ebbe in regalo il suo primo computer: “Imparò a usarlo e creò BLASTAR, un videogioco. Gli suggerii di inviarlo a una rivista di settore, lui lo fece e lo pagarono 500 dollari. Secondo me non hanno mai saputo che l’inventore non aveva nemmeno tredici anni”.

Tra i due c’è un rapporto molto affiatato e basato sulla fiducia reciproca anche se Elon non sempre ha ascoltato i consigli di mamma Maye. Come la stessa signora Musk rivela: “Quando vendette PayPal era già diventato molto ricco. Io ero preoccupata per la sua salute, volevo che si fermasse un po’. Lui mi chiese: ‘Secondo te dovrei dedicarmi ai razzi, alle auto elettriche o all’energia solare?’. Gli suggerii di scegliere una cosa e di concentrarsi su quella. Non mi ha dato retta“. Nonostante questo, però, dice che: “Quello che ha fatto è incredibile, siamo fieri di lui”.

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