Per la Regione Siciliana non ci sono problemi: un imputato per turbativa d’asta può far parte del nuovo consiglio direttivo di Autostrade Siciliane, che gestisce la Messina-Palermo e la Messina-Catania. Si tratta di Massimo Brocato, ingegnere, rinviato a giudizio in un processo che parte da un’inchiesta della procura di Patti su un giro di presunte turbative d’asta contestate all’allora sindaco di Falcone, un piccolo centro del Messinese. Tra i beneficiari delle aggiudicazioni pilotate, secondo gli inquirenti, ci sarebbe stato appunto anche Brocato, tramite la Artec Associati, società di progettazione oggi non più riconducibile a lui.
Il nome di Brocato è stato indicato dai soci di minoranza di Autostrade Siciliane, che hanno una percentuale di quote del 9 per cento e sono rappresentati perlopiù da ex Province e Comuni delle aree attraversate dalle due autostrade gestite. Ad avere un maggior peso sono il Comune e la Città metropolitana di Messina, entrambi guidati dal sindaco del capoluogo Federico Basile (esponente di Sud chiama Nord). Sull’indicazione dei soci di minoranza c’è stato comunque l’avallo della Regione. Il presidente Renato Schifani ha nominato gli altri due componenti del consiglio Filippo Nasca e Patrizia Valenti. L’organismo, che si è già insediato, ha la funzione di fissare l’indirizzo strategico e gli obiettivi dell’ente.
“Il processo deve ancora iniziare ma da parte mia sono sereno e penso soltanto a dare il mio contributo all’interno del consiglio direttivo”, è il commento di Brocato a ilfattoquotidiano.it. Per il sindaco Basile “la designazione di Brocato è figlia di una valutazione legata alle sue competenze tecniche: siamo certi che farà il bene dell’ente”. Giudizio che, assicura il primo cittadino, non ha risentito delle vicende giudiziarie. “Non è soltanto una questione di far valere il principio della presunzione di innocenza, spesso ci si ritrova ad affrontare processi che finiscono in una bolla di sapone. Siamo certi che anche per Brocato sarà così” assicura Basile. Il sindaco sottolinea che “tutte le designazioni hanno superato il vaglio dell’Anac”.
Nei giorni scorsi, Autostrade Siciliane era finita al centro dell’attenzione per un pronunciamento dell’Antitrust che ha infatti multato l’ente per mezzo milione, in seguito ai disagi causati agli utenti con i cantieri stradali, la cui conduzione è stata ritenuta eccessivamente lenta.