Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, arriva addirittura a scomodare il Sommo Poeta e politicizza il padre della lingua italiana definendolo addirittura il fondatore del “pensiero di destra” in Italia. E lo fa intervenendo all’evento organizzato da Fratelli d’Italia a Milano in vista delle prossime elezioni regionali.
“La destra ha cultura e ha una grandissima cultura: il fondatore del pensiero di destra nel nostro Paese è stato Dante Alighieri, per la sua visione dell’umano e delle relazioni interpersonali e anche per la sua costruzione politica profondamente di destra“. Sono queste le parole con le quali il ministro riscrive la storia della cultura italiana durante la kermesse di Fdi a Palazzo Lombardia. Frasi anticipate con la premessa “so di fare un’affermazione forte“. Così arriva a citare il poeta vissuto a cavallo tra il 1200 e il 1300, ribadendo che la destra ha una sua cultura ma “deve solo affermarla“.
Ma il ministro del governo Meloni sottolinea che “non dobbiamo sostituire alla egemonia culturale gramsciana della sinistra una egemonia della destra: noi dobbiamo liberare la cultura, perché la cultura è tale se è libera e aperta dialetticamente. Io – assicura Sangiuliano – non voglio sostituire l’egemonia di sinistra con l’egemonia di destra, ma voglio affermare l’egemonia italiana”. Parole che, sicuramente, faranno discutere ma che hanno ottenuto un applauso del pubblico in sala: pubblico di parte, essendo un evento elettorale di Fratelli d’Italia. Sangiuliano ha poi confessato che “fare il ministro della Cultura” è stato “il sogno” della sua vita, “anche per misurarmi e provare a cambiare quella corrente rispetto alla quale ho sempre remato controcorrente sia nella mia attività professionale di giornalista sia come saggista e cultore della Storia”, ha aggiunto.