Da amici a nemici per colpa di una chat. Protagonisti due personaggi noti non certo per pacatezza e autocontrollo. Da un lato il sottosegretario al ministero della Cultura Vittorio Sgarbi, dall’altro il cantautore Marco Castoldi in arte Morgan. Alla base della lite furibonda la gestione di una chat denominata “Rinascimento Dissoluzione“, creata da Sgarbi e di cui anche Morgan è amministratore. E proprio all’interno della stessa chat si è “consumato” il duro scambio tra i due.
A scatenare la lite la scelta di Morgan di cancellare diversi nomi dalla chat senza avere consultato preventivamente lo stesso Sgarbi. Morgan contestava agli “epurati” il non prendere a cuore il suo impegno per un progetto sulla figura di Luigi Tenco. Un’iniziativa questa che però è stata criticata dalla famiglia del cantautore che ha inviato una nota privata a Sgarbi, pubblicata da quest’ultimo sulla chat. Un comportamento che ha suscitato l’ira di Morgan che si è sentito “diffamato” e “non difeso”.
Da lì viene fuori il temperamento dei due protagonisti che sfocia in uno scambio di accuse e controaccuse, postate da Morgan con uno screenshot su un’altra chat da lui creata, “Mistero della Cultura“. “Non ti ho neanche pensato. Tu sei un topo” scrive Sgarbi a Morgan. “Ti manca il cuore“, è la replica. “Mi basta la testa” la controreplica. E Morgan incalza: “Mi dispiace, pensavo fossi una persona degna. E’ una delusione immensa”. E ancora: “I vili fanno così. Ridono degli altri quando li invidiano”. Sgarbi: “La mia non è una delusione perché non mi sono illuso”. Morgan: “La mia intelligenza è la cosa migliore che hai incontrato negli ultimi venti anni”. Sgarbi: “Non mi piace chi, dotato per mia generosità del potere di agire, cancella istericamente e caccia i miei ospiti da casa mia, per suo capriccio. Le azioni devono essere guidate dalla ragione, magari avendo ragione”. E il tutto si conclude con una nuova chat, senza Morgan, creata dal sottosegretario dal nome evocativo “Sgarbistan“.