Entra in vigore nel piccolo stato americano del Massachusetts la tassa supplementare sui ceti più abbienti per finanziare trasporti e istruzione pubblica. Si tratta di un prelievo del 4% sulle quote di reddito che superano il milione di dollari l’anno (920 mila euro). Al momento nello stato del nord est americano con poco meno di 7 milioni di abitanti, applica una modesta flat tax del 5% e il nuovo prelievo dovrebbe riguardare solo lo 0,6% delle famiglie residenti. Dall’imposta è atteso un gettito di 1,3 miliardi di dollari l’anno. Puntuali gli allarmi delle società di consulenza specializzate in servizi di “ottimizzazione fiscale”, ossia piani per far pagare ai clienti meno tasse possibili. Secondo Kpmg la decisione indurrà le famiglie più ricche a lasciare lo stato.

Il governo spiega che i maggiori introiti verranno destinati primariamente ad aiutare gli studenti indebitati per pagarsi gli studi e per le pensioni colpite dall’inflazione. La neo eletta governatrice democratica Maura Healey aveva appoggiato la tassa durante la campagna elettorale. Nel suo discorso inaugurale ha però assicurato che sarà al fianco della comunità imprenditoriale locale. Le finanze pubbliche del Massachusetts godono comunque di ottima salute. L’anno scorso i contribuenti locali hanno addirittura ricevuto un parziale rimborso delle imposte che avevano pagato.

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