Un veloce passaparola sui social e un centinaio di palermitani si è ritrovato davanti alla comando della Legione Carabinieri di Sicilia, a Palermo, proprio mentre era in corso la conferenza stampa per raccontare i dettagli dell’arresto di Matteo Messina Denaro. Un sit-in improvvisato per mostrare vicinanza alle forze dell’ordine e agli inquirenti che hanno ottenuto il risultato atteso per 30 anni. Ma la gioia dei giovani è affiancata dal bisogno di verità e giustizia. “Capaci non dimentica” è scritto su uno dei manifesti. “Una giornata di festa, arrivata con tanto ritardo”, dicono. “Se è stato preso a Palermo vuol dire che ha goduto di protezioni ad altissimo livello, noi vogliamo saperne di più”. “Non ci accontentiamo – aggiunge una ragazza – mancano i mandanti esterni delle stragi. Vogliamo che Matteo Messina Denaro collabori, lui conosce tutti i segreti delle stragi del ’92 e del ’93”, aggiunge. Un presidio fuori dal Comando dei Carabinieri mentre in tanti con il telefono provano a sentire gli interventi alla conferenza stampa in diretta. “Qualcuno sapeva e qualcuno ha coperto. Vogliamo conoscere i mandanti. Pretendiamo delle risposte e le meritiamo. È un momento silenzioso perché vogliamo ancora delle risposte, la vera vittoria sarà quando questo le otterremo”, l’opinione di un altro dei ragazzi presenti.
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