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Tanzania, un viaggio nel cuore dell’Africa

Branchi di gazzelle e colonie di pachidermi, piccoli animali e i big five della savana, un’immensa arca di Noè vegliata da un re dalla folta criniera. Gli altipiani boscosi e le praterie, i grandi laghi colmi di pesci e di esili fenicotteri che popolano le sponde. Una terra meravigliosa che affaccia sul blu dell’Oceano Indiano, un richiamo per chi desidera un viaggio autentico.

Testo e Foto di E.Bittante - Alpitour World

“Il dottor Livingstone, suppongo”, così esclamò il noto esploratore Henry Stanley alla vista di David Livingstone, il medico missionario di cui non si avevano più notizie da anni. Tra le luci e le ombre dell’imperialismo britannico, emergono le grandi imprese di questi illustri viaggiatori che scoprirono buona parte del continente primigenio, soprattutto le aree sconfinate dell’Africa australe, lì dove sgorgano le leggendarie sorgenti del Nilo, lì dove l’umanità visse gli albori. Scienza, storia e un pizzico di fantasia, esplorazioni in bilico tra leggende e testimonianze, finzione e realtà incorniciate da scenari selvaggi e misteriosi.

Oggi come allora, la Tanzania non smette di attrarre e affascinare per l’incantevole natura di savane puntellate di acacie ad ombrello, di colline, altipiani e praterie, spazi immensi, solcati da mandrie di erbivori e fiumi fangosi. Il Paese è noto in tutto il mondo per i magnifici Parchi Naturali Serengeti e il Ruaha, veri e propri paradisi di biodiversità, per i paesaggi stupefacenti della Great Rift Valley, la grande spaccatura che segna l’area settentrionale dello Stato disegnandone l’orizzonte con grandi e piccoli vulcani, e il primordiale cratere di Ngorongoro. Spettacoli di roccia e laghi come mari a cominciare da quello più a nord, il Vittoria, il più grande dell’Africa, il Tanganica, profondo e antichissimo, e il lago Malawi che delinea la parte meridionale del Paese. E poi l’Oceano Indiano che bagna le coste orientali, un profumo di spezie e salsedine che richiama nuove avventure nelle vicine isole di Zanzibar e Pemba.

In Tanzania batte il cuore dell’Africa, il ritmo del pianeta che ci invita ad un’esperienza più consapevole, all’insegna dell’ascolto, della condivisione e del rispetto per quello che ci circonda, un ritorno all’essenza del viaggio per renderci ancora più consapevoli delle bellezze naturali e culturali. Made by Turisanda propone degli itinerari speciali che non escludono le consuete e imperdibili meraviglie, ma le carica di un nuovo significato: Sensibility è una vacanza a basso impatto ambientale, dal soggiorno in eco-strutture oppure in una farm gestita da abitanti del luogo, alle esperienze, da un classico safari, al contatto con le popolazioni locali, sempre in perfetta armonia con l’habitat naturale e il contesto sociale. Inoltre, contribuisce alla realizzazione di molti progetti di volontariato e sostegno di progetti eco-solidali. Un’occasione da vivere, da ricordare, e da concretizzare anche al vostro rientro: Made by Turisanda collabora con Treedom e ti permette di piantare un albero a distanza e di seguirlo su treedom.net.

La natura e la cultura della Tanzania, l’Africa più autentica

Sulla carta geografica potrebbe sembrare un classico itinerario, ma con Made by Turisanda vivrete un viaggio incredibile alla scoperta della Tanzania con il Tour Sensibility Santuario della natura”. Partenza dalla chiassosa città di Arusha, considerata la “capitale dei safari”, strategica per essere il punto di partenza per le escursioni nel circuito settentrionale dei grandi parchi. Dalle falde del Kilimangiaro, il maestoso tetto innevato dell’Africa che raggiunge i 5.895 metri d’altezza, al Lago Manyara, ricco di fauna selvatica, per poi approdare al selvaggio Parco di Tarangire dove pascolano mandrie di gnu che migrano alla ricerca di nuovi pascoli e di acqua, e sfrecciano le gazzelle, campionesse di slalom tra baobab secolari. Più di un safari, un itinerario immersivo in compagnia di una guida esperta sino al Cratere di Ngorongoro, orogenesi alla Jules Verne, nonché punto di riferimento nello sterminato Parco Nazionale del Serengeti. Soste a bordo di una 4×4 per ammirare i big five della savana: elefanti, leopardi, rinoceronti, bufali, e con un pizzico di fortuna, il leone. L’adrenalina dell’avventura si stempera a fine escursione in comodi eco lodge, “campi base” nel bush.

Natura da conoscere e amare, ma anche cultura di chi ha fatto del rispetto per la madre Terra una vita in simbiosi. Stiamo parlando dei Masai, i fieri abitanti nonché uno dei ceppi etnici più grandi della Tanzania. Corpi leggiadri, avvolti nel colore rosso acceso delle loro vesti ricche di dettagli colorati, lancia impugnata come uno scettro che non intimorisce ma dona loro regalità, quella dello stile millenario di una stirpe antica. Con il Tour Sensibility Safari Tanganika”, oltre a scoprire la natura dei più bei parchi del nord del Paese, avrete l’opportunità di entrare in contatto con questo mondo autentico ed ancestrale, ricco di significati e in perfetta comunione con la loro terra sacra, dimora delle cime innevate più alte del continente e di territori immensi. Guerrieri dall’animo nobile ed accogliente, lo scoprirete davanti ad un piatto fumante di Ugali, la polenta di mais bianco accompagnata da una tazza di latte chai, aromatizzato da foglie essiccate di tè, rigorosamente accompagnata da Mihogo, radici di albero dal sapore molto simile alle patate, e Matoke, una specie di banana bollita. Profumi, colori, sapori, un viaggio da vivere con i cinque sensi, eppure ne basta solo uno per cogliere la stessa magia descritta da Henry Morton Stanley che incontrò Livingstone nel 1871, dopo un viaggio che, a conti fatti, fu il primo di tanti alla scoperta di questa terra dalle sensazioni irripetibili.

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