Mafie

Arresto Messina Denaro: mi chiedo come possa un latitante muoversi nella sua città per 30 anni

di Alessio Andreoli

Abbiamo catturato Matteo Messina Denaro! Ne hanno dato notizia anche tutti i media internazionali, dalla Cnn alla Bbc. E’ un martellamento continuo. I discorsi di proforma si sprecano alla radio, in Tv, sui social e nei forum perché è importante che il cittadino non perda fiducia nelle istituzioni. Non so spiegarmelo chiaramente, ma il mio sentimento è diverso. Direi controcorrente e di certo non vorrei rovinare la festa, ma mi sento di fare anche qualche altra considerazione.

Dopo averne sentite di tutti i colori in questi ultimi cinquant’anni, da Gladio alla P2, brigate rosse, brigate nere, presunti colpi di Stato, trattativa Stato mafia, servizi segreti deviati per arrivare a vicende assai più recenti, io non sento tutta questa felicità o entusiasmo. L’aspetto che più mi inquieta è come possa una persona muoversi in una città per 30 anni assolutamente indisturbata nonostante sia il latitante più ricercato d’Italia di cui, tra l’altro, esisteva un identikit estremamente somigliante.

Mi viene in mente la serie tv Narcos ambientata in Messico. E’ uno spaccato pragmatico e a mio parere estremamente realistico di come i leader del traffico di stupefacenti attraverso la corruzione e il controllo di uomini di Stato, tangenti e mazzette e/o interessi comuni sul territorio, attraverso un business che crea anche benessere tra la popolazione più povera vivono indisturbati nella città d’origine. Addirittura stimati e riveriti quasi come dei benefattori. Credo che qualsiasi persona di buon senso, considerando 30 anni di “latitanza” faccia fatica a non trovare un parallelo tra le vicende raccontate nella serie Narcos e questa storia di Messina Denaro assai più nostrana, ma altrettanto inquietante e pericolosa.

La vera domanda che dobbiamo porci è: chi è coinvolto nella eventuale copertura di questo boss della mafia? Una volta accertato che il personaggio poteva essere il latitante era davvero così difficile, con i mezzi moderni a disposizione, intercettare telefonate, dialoghi, amicizie, conti in banca seguirne i movimenti? Se avessimo aspettato un altro paio di mesi forse avremmo avuto tutte le informazioni necessarie per aprire il coperchio della giara della corruzione. Magari è stato fatto e i risultati sono diventati immediatamente segreti di stato.

Un’altra ipotesi, anche se azzardata, potrebbe essere che oramai il Messina Denaro non serviva più o il suo sacrificio serviva per raggiungere obbiettivi più importanti, chi può saperlo? Magari sono io un complottista, terrapiattista e considerando l’età anche un po’ arteriosclerotico. Mi accingo a concludere perché non voglio perdermi quella lunga serie di film sul Padrino che probabilmente ci verranno propinati da oggi in avanti per almeno una settimana o fino al prossimo passo falso del nostro beneamato governo. Ops, che l’arresto sia servito a…

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