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Bimbo con i piedi nudi avvolti nel nastro adesivo corre la corsa campestre nel deserto: lo scatto fa il giro del mondo

Tra Abebe Bikila e Il Ragazzo di Calabria, lo scatto del giovane marocchino in mezzo al deserto con i piedi praticamente nudi ha fatto discutere molto tra gli utenti dei social e tra il mondo sportive del Marocco

Bimbo con i piedi nudi avvolti nel nastro adesivo corre la corsa campestre, la sua foto viene messa su Facebook e diventa virale in tutto il Marocco. Sui media marocchini non si parla d’altro. Tra Abebe Bikila e Il Ragazzo di Calabria, lo scatto del giovane marocchino in mezzo al deserto con i piedi praticamente nudi ha fatto discutere molto tra gli utenti dei social e tra il mondo sportive del Marocco. Caricata online dal fotografo sportivo Simo Hamdi, l’immagine mostra il ragazzo mentre corre sulla pista da corsa di Tamesna, in Marocco, con i piedini avvolti nel nastro adesivo, spingendo gli osservatori online a concludere che il ragazzo è troppo povero per possedere anche solo un paio di scarpe da corsa.

L’immagine ha attirato parecchia attenzione, con molti utenti social che hanno chiesto di poter contattare la famiglia del ragazzo per fornirgli un sostegno finanziario affinchè potesse comprarsi un paio di scarpe e correre con quelle. Successivamente però è stata pubblicata una foto dello stesso ragazzo in posa felice con la mamma e un nuovo paio di scarpe in mano, probabilmente nel frattempo regalate da qualcuno. Sui social però molti hanno puntato il dito contro le autorità organizzatrici dell’evento nazionale di atletica, sostenendo che l’associazione sportiva che il ragazzo rappresenta avrebbe dovuto fornirgli un’attrezzatura adeguata. Conclusasi la vicenda un dato curioso però rimane. Su diverse testate nazionali, infatti, si scopre che sono settimane che tra gli addetti ai lavori del mondo dell’atletica marocchina (non proprio gli ultimi al mondo nel mezzo fondo, ndr) è in atto un aspro dibattito sulla pessima gestione e la corruzione presente nel settore, oltre ad un oramai conclamato sottofinanziamento e mancanza di personale qualificato per allenare futuri campioni del Marocco.