In questi giorni un’amica mi ha fatto notare che il 17 gennaio 2023 si celebra un importante anniversario: i 35 anni dalla prima puntata dalla più famosa situation comedy italiana: Casa Vianello con Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, andata in onda per 16 stagioni e 338 episodi, dal 1988 al 2007. Non me ne frega, ho pensato inizialmente, poi però dentro di me è cresciuto un piccolo sintomo di preoccupante nostalgia. Lo stesso che mi ha colpito quando sono ritornati di moda gli Abba, un gruppo pop svedese che ai tempi ho ignorato con un pizzico di rockettaro disprezzo.
Così l’ho fatto, ho rivisto quella prima puntata e soprattutto ho rivisto il tormentone finale nel lettone matrimoniale, quello in cui Sandra scalcia sotto le coperte, strillando “che barba! che noia! che noia! che barba!”, mentre Raimondo finge di ignorarla e legge La gazzetta dello sport. In quel finale c’è quello che gli italiani pensano del matrimonio vissuto dopo il primo periodo di passione: lei si annoia e lui pensa ad altro, soprattutto il calcio, e sogna altre donne. Un’immagine penosa, a cui gli italiani sono affezionati perché è vera. Sul web ci sono decine di parodie/omaggi di coppie di tutti i tipi e di tutta Italia, che riproducono quella scena ripresa dal proprio cellulare. Tutte coppie giovani. “Io e te! Tu ed io! Che barba e che noia!”.
Una giovane moglie attualizza il testo, forse un lapsus e invece di usare barba e noia dice: “Che ansia! Che stress!”. In un video c’è un marito, che invece di leggere la Gazzetta sfoglia una rivista pornografica. Un altro bel video è in versione Gomorra: lei dice a lui “A me non succede mai niente! Almeno a te oggi ti hanno arrestato!”. Ne trovo un altro in cui la moglie parla in dialetto pugliese stretto. Capisco poco le parole, ma il senso di disprezzo per il coniuge mi arriva comunque chiaro. C’è una moglie che ha sostituito il marito con il figlio, a cui ripete, poverino “Solo e sempre noi due! Io te! Te e io!” Un video da mostrare nei congressi di psicanalisi. Si sono esibite anche parecchie coppie di maschi, il che denuncia che il sintomo è lo stesso, qualsiasi sia il tipo di coppia. Nei video si nota pure l’aggiornamento tecnologico. Il marito, spesso, al posto del quotidiano, oggetto ormai in via di estinzione, consulta il cellulare o l’iPad o, in un caso, addirittura il computer da lavoro.
Ho notato anche un decadimento nell’abbigliamento. I pigiami di Raimondo e le vestaglie di Sandra erano di una classe indiscutibile. Nei video si intravedono mutande di una tristezza insostenibile, pedalini indossati sotto le coperte, pigiami, tutone e tutine di colori e disegni così squallidi da garantire l’assenza di qualsiasi tipo di tentazione. Dettagli che sicuramente hanno contribuito all’accertato calo del desiderio nella società occidentale.
Casa Vianello, secondo me, è stato l’archetipo della coppia italiana e tanti vorrebbero che lo rimanesse. La coppia, o meglio il matrimonio, che contiene tutto: l’amore, il tradimento, la noia, l’aumento di peso, il sogno di una vita diversa e cosa altro potrebbe esserci. La promessa davanti all’altare, rivista un po’ a modo nostro, italico.
Attenzione però, perché c’è un recente segnale che potrebbe invece dirci che tutto ciò è vicino alla fine. E’ la storia d’amore tra Francesco Totti e Ilary Blasi. “Dalla favola alla fine del sogno”. Per tanti anni sono stati definiti i nuovi Sandra e Raimondo. Tutta l’Italia voleva vederli recitare se stessi in una nuova versione di Casa Vianello, dal titolo Casa Totti. Si sa che nel 2019 sono state girate due puntate pilota, di cui non si è più saputo nulla. Due anni di silenzio in periodo lockdown, poi la bomba: la separazione. Un atto di coraggio, paragonabile a quello di Harry contro la monarchia britannica. Non è bello vedere crollare le vecchie istituzioni, ma la vita è trasformazione e dobbiamo accettarlo. Purtroppo gli italiani non la pensano così e vogliono far pagare a Francesco e Ilary la loro scelta. Un massacro mediatico quotidiano. Non è un caso che tutti e due siano momentaneamente scappati all’estero.
Io invito gli italiani a perdonarli e impegnarsi nel cercare due interpreti nuovi, qualcuno che creda ancora in quei antichi valori familiari. Una coppia più conservatrice, nostalgica, tipo Crosetto e Meloni. Dove è lui che scalcia sotto le coperte e lei legge una vecchia copia cartacea del Secolo d’Italia. Su TikTok funzionerebbe molto. Ma è solo la prima idea che mi viene in mente.