Lo scatto è circolato poco dopo l'arresto e al momento non si conoscono ulteriori dettagli. Gli altri pazienti della clinica Maddalena di Palermo riferiscono che "scambiava messaggi" con alcuni. Addosso al boss sono stati trovati due cellulari
Un selfie insieme a un infermiere, scattato in uno dei passaggi in ospedale per la malattia. Insieme alle ricostruzioni dei pazienti che hanno condiviso gli ultimi mesi insieme al super-latitante Matteo Messina Denaro, sta circolando anche uno scatto del boss con un signore che indossa la divisa di chi lavora in ospedale. Volto sorridente, occhiali da sole e maglietta, quello che fino a poche ore fa era uno dei maggiori ricercati d’Italia nello scatto ostenta tranquillità.
Sulla foto, al momento, non si conoscono ulteriori dettagli. Quello che si sa, tramite le testimonianze di altri pazienti, è che Messina Denaro era considerato molto cordiale e si intratteneva con le persone che frequentavano la clinica Maddalena di Palermo come lui. “Faceva la chemio con me ogni lunedì. Stavamo anche nella stessa stanza, era una persona gentile, molto gentile”, ha dichiarato una donna, in un video di Tv2000. “Ci sono anche mie amiche che hanno il suo numero di telefono. Lui mandava messaggi a tutti. Ha scambiato messaggi con una mia amica fino a questa mattina. Lei è ora sotto shock a casa”. “Lui veniva chiamato Andrea”, prosegue la donna. “Ho fatto la chemio con un boss, incredibile”, ripete la signora nel video di Tv2000, “ho fatto terapia da maggio a novembre. Abbiamo fatto la terapia insieme per tutta l’estate e lui veniva anche con la camicia a maniche lunghe”.
Un infermiere della clinica Maddalena ha invece descritto Messina Denaro come “un paziente di poche parole, sempre vestito in maniera elegante e dai modi molto gentili”. Il superlatitante si era operato nella clinica un anno fa per rimuovere alcune metastasi al fegato che si erano formate dal cancro al colon che lo aveva colpito due anni fa. Addosso al super-boss sono stati trovati due telefoni cellulari e un rubrica bordeaux dove annotava appuntamenti. E proprio l’analisi degli ultimi spostamenti, dopo che è stato perquisito il covo a Campobello di Mazara (Trapani), sarà al centro delle indagini degli inquirenti.