“Le intercettazioni rimangono uno strumento essenziale quindi rimarranno per intercettare tutti i reati, quindi anche quelli ‘spia’ della mafia”. È questa la promessa del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, arrivando al sit-in del dei parlamentari di Fratelli d’Italia al comando provinciale dei carabinieri a Roma, per ringraziare le forze dell’ordine per la cattura di Matteo Messina Denaro. “Non c’è dubbio che le intercettazioni sono uno strumento essenziale per contrastare la criminalità organizzata e non c’è dubbio che noi vogliamo preservarle, garantendo alla magistratura di utilizzarle per continuare la criminalità organizzata” afferma il sottosegretario alla Giustizia di Fratelli d’Italia. Eppure le affermazioni del ministro Carlo Nordio, pur garantendo che per lotta a Mafia e terrorismo non verranno toccate, creano un po’ di confusione sulle prossime mosse del governo sul tema.

“Nordio prima da giurista, poi da procuratore fa delle rilevazioni assolutamente banali, cioè è evidente che anche io avessi qualcosa da nascondere parlerei il meno possibile al telefono, dopodiché è altrettanto evidente che non tutto non si riesce a dire di persona e quindi le intercettazioni servono”. Dunque come opererà il governo? “Il governo – afferma Delmastro – sullo strumento delle intercettazioni ha sulla base della Legge del 2017 preso atto della razionalizzazione della spesa, ma – sottolinea – non ci saranno tagli all’uso delle intercettazioni per quanto riguarda i reati di mafia e terrorismo. Il ministro Nordio pone il tema fra intercettazioni e pubblicazione sui giornali”.

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