Quando esplode l'autobomba che uccise 5 persone nella notte tra il 26 e il 27 maggio 1993 Nadia Nencioni aveva solo 9 anni: tre giorni prima aveva scritto un componimento ritenuto profetico. Gli zii: "L'abbiamo saputo stamani anche noi. È un simbolo, un bel segnale che viene dato a tutti, oltre ad essere una carezza alle due bambine, nostre nipoti"
Nella notte tra il 26 e il 27 maggio 1993 Nadia Nencioni aveva solo 9 anni. La sua vita, quella della sorella Caterina (che aveva 50 giorni), quella dei genitori Fabrizio e Angela e quella dello studente spezzino Dario Copolicchio finirono a causa dell’autobomba posizionata dalla mafia in via dei Georgofili, a Firenze, vicino agli Uffizi. Nadia aveva scritto una poesia, per certi versi premonitrice, intitolata ‘Tramonto’. Lo stesso nome che la polizia ha dato all’operazione che ha portato alla cattura del boss Matteo Messina Denaro. Una circostanza che è stata una sorpresa anche per gli zii della piccola vittima, che vivono a La Romola, paese sopra la città. Un’ispirazione di cui erano ignari e che commentano con emozione. “L’abbiamo saputo stamani anche noi. È un simbolo, un bel segnale che viene dato a tutti, oltre ad essere una carezza alle due bambine, nostre nipoti”, commenta lo zio Luigi Dainelli.
Nadia la compose appena tre giorni prima, il 24 maggio 1993 – c’è la data – e l’autobomba esplose in via dei Georgofili il 27 maggio. “Il pomeriggio se ne va/il tramonto si avvicina, un momento stupendo/il sole sta andando via (a letto)/è già sera tutto è finito”, i versi disarmanti, per quanto poi accadde, di bambina. E 30 anni dopo le sue parole tornano davanti a tutti, simbolo lieve in mezzo alla soddisfazione generale per la cattura del boss. Gli zii Dainelli sono tra i pochissimi parenti che ci sono della famiglia Nencioni. Il 22 dicembre 2017 morì a 94 anni la nonna paterna delle bimbe, Lucia Vignozzi. Nel giardino pubblico davanti alle finestre della sua casa a La Romola fu posto il monumento che ricorda ancora oggi i familiari morti nell’attentato con l’esplosione dell’autobomba.