A processo il professore di uno studente 17enne morto suicida. L’accusa è quella di “abuso di mezzi di correzione aggravato dalla morte” e la prima udienza in Corte d’assise sarà a metà aprile. Il fatto risale a luglio 2019 e il ragazzo frequentava l’istituto magistrale Jean-Jacques Rousseau di Roma.

Secondo quanto riportato da Repubblica, al docente sono contestati i metodi utilizzati in classe: la tesi dell’accusa è che il ragazzo si sentisse preso di mira dal professore. Gli investigatori hanno raccolto le testimonianze di alcuni compagni di classe che parlano di presunte umiliazioni subite in classe dallo studente e che lo facevano stare male. Di questo dovrà rispondere davanti ai giudici l’insegnante.

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Se hai bisogno di aiuto o conosci qualcuno che potrebbe averne bisogno, ricordati che esiste Telefono amico Italia (0223272327), un servizio di ascolto attivo ogni giorno dalle 10 alle 24 da contattare in caso di solitudine, angoscia, tristezza, sconforto e rabbia. Per ricevere aiuto si può chiamare anche il 112, numero unico di emergenza. O contattare i volontari della onlus Samaritans allo 0677208977 (operativi tutti i giorni dalle ore 13 alle 22).

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