Una Rolls Royce Phantom, una Ferrari, altre due auto di lusso e il leasing di un elicottero. E ancora: biglietti aerei e soggiorni in hotel in giro per il mondo da Biarritz a Mykonos fino a Nassau e Miami. Perfino la gestione della Ternana calcio. Cosa c’entrano questi acquisti e attività con la formazione universitaria? Pressoché nulla, eppure – secondo l’inchiesta del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma – era tutto finito sotto il cappello dell’Università Studi Niccolò Cusano Telematica Roma. L’università, insomma, nell’ipotesi accusatoria, agiva come “holding capogruppo” e non avrebbe potuto avere la connotazione di “ente non commerciale”, conseguentemente “non poteva fruire delle agevolazioni fiscali”. Per questo la giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, Mara Mattioli, ha emesso un decreto di sequestro preventivo per 20 milioni di euro “al fine di assicurare il profitto del reato tributario contestato, a fronte di ricavi non dichiarati per oltre 80 milioni di euro”.
Risultano indagati i vertici di Unicusano, compreso Stefano Bandecchi, presidente della Ternana (Serie B) e candidato sindaco nella città umbra con il suo partito (Alternativa popolare) che ha anche scelto di appoggiare la candidatura di Francesco Rocca (centrodestra) alle Regionali nel Lazio. Oltre a Bandecchi, amministratore di fatto dell’ateneo telematico, risultano indagati l’ad Fabio Stefanelli (non destinatario dei sequestri), il presidente del Cda Stefano Ranucci e Giovanni Puoti, perché firmatario del modello unico dell’ente. Evasione fiscale, insomma. Un’accusa che Bandecchi ha rigettato con forza dopo il sequestro.
Eppure – secondo la ricostruzione delle Guardia di Finanza – l’università “avrebbe abusato del regime di esenzione dalle imposte sui redditi previsto per tali contribuenti”. In sostanza, l’ateneo avrebbe svolto attività commerciali in misura prevalente rispetto all’attività istituzionale, investendo circa l’80% del proprio patrimonio in società commerciali attive in diversi settori, dalla compravendita immobiliare al confezionamento di generi alimentari, dal trasporto aereo charter alla gestione di centri benessere”. Tra gli investimenti ricostruiti dagli investigatori anche l’acquisto di “4 auto di lusso”, tra cui una Rolls Royce Phantom acquistata nel 2018 dall’ateneo per 550mila euro e, in parte, una Ferrari costata 505mila euro nel 2020. E anche il leasing di un elicottero Agusta A109S.
Per gli stessi motivi avrebbe “acquisito la gestione della Ternana Calcio”, non oggetto della misura cautelare, che sarebbe costata alle casse di Unicusano 27 milioni di euro tra il 2017 e il 2020 “e sarebbero state addebitate all’Ateneo anche spese personali dell’imprenditore per 1,9 milioni di euro, consistenti perlopiù in biglietti aerei, soggiorni in alberghi per motivi estranei all’attività istituzionale ma per seguire le trasferte” della squadra. “Dalle indagini emerge inoltre che l’UniCusano ha contabilizzato e sostenuto costi relativi a molti viaggi effettuati da Bandecchi – si legge – spesso in compagnia di familiari o altri soggetti riconducibili a vario titolo all’Ateneo per attività estranee a quelle istituzionali”.
La documentazione e le fatture acquisite dalla Finanza “documentano la sottoscrizione” da parte dell’Ateneo di molti “contratti di viaggio verso località turistiche nonché il pagamento” dei “viaggi aerei e dei soggiorni in hotel, di servizi di aerotaxi, goduti da Bandecchi e, in alcune occasioni, anche dalla sua famiglia e dai suoi ospiti, per finalità esclusivamente ricreative”. Duro il commento della capogruppo del Pd in Consiglio regionale del Lazio, Marta Leonori: “Nonostante la notizia dell’indagine sull’Università Unicusano Campus il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Rocca non ha ancora commentato. Eppure l’indagine vede coinvolto Bandecchi, coordinatore di Alternativa popolare che pochi giorni fa in una conferenza stampa con lo stesso Rocca annunciava il suo sostegno”.