Bin Salman punta anche le più importanti corse automobilistiche al mondo per la sua grande operazione di sportwashing: secondo fonti vicine alla trattativa, il fondo sovrano PIF ha già presentato un'offerta che Liberty Media, per ora, ha rifiutato
La Formula 1 in mano a uno Stato, l’Arabia Saudita. Non è una suggestione ma uno scenario concreto, secondo quanto rivela Bloomberg: PIF, il fondo sovrano gestito dal principe ereditario Mohammed bin Salman, ha già cercato di comprarsi le corse automobilistiche più importanti al mondo offrendo 20 miliardi di dollari. L’attuale proprietario della F1, Liberty Media Corp., ha rifiutato perché non interessato a vendere. Ma, spiegano fonti vicine alla trattativa citate da Bloomberg, l’offerta resta ancora valida nel caso in cui Liberty Media dovesse cambiare idea. E per ora né PIF né Liberty Media hanno voluto commentare – quindi nemmeno smentire – la notizia.
L’Arabia Saudita da tempo ha deciso di seguire l’esempio del Qatar e avvicinarsi all’occidente tramite lo sport, utile a coprire la repressione e le violazioni dei diritti umani perpetrate dal regime, come dimostrano ad esempio l’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi, ucciso e fatto a pezzi nel consolato saudita a Istanbul ormai nel lontano 2018, oppure le 81 condanne a morte eseguite in un solo giorno a marzo scorso. Tutta fa parte della Vision 2030 fortemente voluta dal principe bin Salman, che con grandi investimenti anche nello sport spera di avvicinare ancora di più Riyad all’occidente.
La grande operazione di sportwashing si sta sviluppando su più fronti: nel 2029 l’Arabia Saudita ospiterà i Giochi invernali asiatici. Proprio così. Gare di sci, snowboard, hockey su ghiaccio e pattinaggio artistico tutte in mezzo al deserto. Sempre tramite PIF, bin Salman ha comprato il Newcastle, il club di Premier League con il quale intende ripetere le operazioni del Qatar con il Psg e degli Emirati Arabi Uniti con il Manchester City. Infine, a Riyad è arrivato anche Cristiano Ronaldo: giocherà fino al 2025 con l’Al-Nassr per circa mezzo miliardo di euro, poi farà da ambasciatore in vista dei Mondiali di calcio 2030. L’altro grande obiettivo dell’Arabia Saudita.
L’investimento nella Formula 1 però supererebbe di gran lunga tutti gli altri, sia per costo che per portata. Con Liberty Media i gran premi sono diventati un evento seguito in tutto il mondo: il seguito in Asia e anche negli Stati Uniti è infatti cresciuto negli ultimi 5 anni. E ormai le corse si disputano in ogni angolo del globo. Anzi, nel 2023 la Formula 1 sarà in Bahrain, in Arabia Saudita, in Qatar e ad Abu Dhabi per il gran finale: 4 gran premi nella regione. In più, come ricorda anche Bloomberg, il più grande produttore di petrolio Saudi Aramco è tra i principali sponsor della Formula 1. Un business in continua crescita, sul quale bin Salman ora vorrebbe mettere le mani.