L'immagine appesa a un muro nello stesso appartamento dove c'era quella del Padrino. Si tratta della casa, la prima scoperta, ritenuta più interessante sotto il profilo investigativo visto la quantità di appunti, scontrini, documenti e agende già sequestrate dal Ros dei carabinieri
Nel covo finora ritenuto più interessante dal punto di vista investigativo, non c’erano solo appunti, scontrini, documenti e agende. Incollato al muro anche un poster di Joker, il personaggio del fumetto Batman che nel 2019 è diventato un film con Joaquim Phoenix nei panni di Arthur Fleck. Sotto una frase, attribuita allo stesso Joker: “C’è sempre una vita d’uscita, ma se non la trovi sfonda tutto”. Era così, guardando la faccia di quell’aspirante cabarettista afflitto da problemi mentali acuiti dall’alienazione dalla società, che si alzava tutte le mattine Matteo Messina Denaro. Almeno fino a lunedì, quando gli uomini del Ros dei carabinieri guidati dal colonello Lucio Arcidiacono, non l’hanno catturato mentre attendeva di sottoporsi alla chemioterapia nella clinica La Maddalena di Palermo.
E sono stati gli stessi militari del Reparto operativo speciale dell’Arma a scoprire poche ore quell’abitazione di via Cb31 a Campobello di Mazara, in provincia di Trapani, dove l’ultimo boss stragista abitava da giugno dello scorso anno senza che in paese nessuno avesse notato la sua presenza. Una latitanza che, giorno dopo giorno, si sta scoprendo potrebbe essere stata coperta da personaggi della “borghesia mafiosa” con contatti massonici. Per approfondire e circostanziare le prime ipotesi investigative, i Ros analizzeranno ora tutto il materiale trovato nell’appartamento intestato ad Andrea Bonafede, l’alias scelto da Messina Denaro per nascondere la sua vera identità e provare a sfuggire alla giustizia.
Tra i tre nascondigli scoperti finora a Campobello di Mazara, il primo ritrovato – ovvero l’ultima abitazione del boss ora recluso al 41bis – è quello in cui sono state ritrovate le “tracce” più importanti. Appunti, scontrini, documenti, un’agenda: materiale che i carabinieri stanno passando al setaccio per ricostruire la tela attorno a Messina Denaro. Un lavoro che richiederà tempo ma decisivo per scoprire in quali ambienti il boss abbia continuano a dettare legge durante la sua latitanza. Mentre tra le sue mura aveva scelto Joker – oltre al Padrino, come scoperto giovedì – per abbellire la casa. “E fino a poco tempo fa era come se nessuno mi vedesse. Persino io non sapevo se esistevo davvero”, sillaba Phoenix interpretando il personaggio nella versione di Todd Phillips. Una frase che sembra ricalcare l’esistenza di ‘U Siccu, fantasma per trent’anni e poi all’improvviso braccato in centro a Palermo.