Dario Farina, questo nome dirà poco a molti di voi, eppure tutti conoscete le canzoni che ha composto, solo per citarne alcune: Sarà perché ti amo, Mamma Maria, Come vorrei, Se mi innamoro, Felicità, Ci sarà e tanti altri successi, canzoni che hanno alcuni decenni sulle spalle ma che sono ancora vive e popolari, circolano ancora e fanno divertire, tanto per dirne una: Sarà perché ti amo è l’inno dei tifosi del Milan (loro dicono Sarà perché tifiamo), tutto lo stadio canta mio zio: Dario Farina. Dario ha vinto due volte Sanremo e in una edizione oltre ad arrivare primo si è classificato pure al terzo posto con la Cinquetti. Le sue melodie hanno varcato i confini nazionali, sono conosciutissime in Francia e in Germania e nei paesi dell’Est (la Russia soprattutto), probabilmente anche Putin le conosce e le canticchia sotto la doccia con i vetri antiproiettili, sono soddisfazioni, no?

Io e mio fratello, ognuno nel proprio ambito, ci occupiamo di artisti sconosciuti, non ci interessano quelli che sono sulla bocca di tutti, io faccio film ritratti e mio fratello scrive libri, paradossalmente anche Dario è uno sconosciuto, anche se è uno dei compositori italiani di maggiore successo, una gloria nazionale ignorata dai più, ed è giunto il momento di rimediare a questa palese ingiustizia con un libro scritto da Roberto. Il libro si intitola Sarà perché ti amo (Milieu edizioni) e verrà presentato il 31 gennaio alle ore 19 da Germi a Milano. Siete tutti invitati, anche Putin e Zelensky. E vi invito a comprare questo libro perché è scritto benissimo ed è pieno di curiosità. Dario ha scritto musica per Little Tony, Bruno Lauzi, Mal, Ornella Vanoni, Morandi, Nada, Dalida, Bocelli e tanti altri, negli anni Settanta uscì anche con un LP suo dove cantava, il disco si chiamava Destinazione Tu e non arrivò nemmeno a mille copie vendute, qualche anno dopo compose con la chitarra in una camera d’albergo Sarà perché ti amo e furono 6 milioni di copie vendute!

Il destino di mio zio, pur avendo una voce bellissima, era quello di stare dietro le quinte a comporre per gli altri, in fondo Dario è sempre stato un timido, come tutti i Farina del resto. Siamo belli e geniali, ma siamo timidi per gentilezza d’animo. Il successo di un pezzo è dato da molti fattori, nel caso di mio zio bisogna citare il fiuto del discografico Freddy Naggiar e il geniale paroliere Popi Minellono (provate a scrivere voi “felicità è un bicchiere di vino con un panino, è abbassare la luce per fare pace, è aspettare l’aurora per farlo ancora”), e ovviamente il carisma popolare di interpreti come Al Bano e Romina e i Ricchi e Poveri. Tre minuti di spensieratezza assoluta in una vita in cui si nasce con uno scopo ben preciso: morire. Non sottovalutate mai la spensieratezza, non è assenza di pensieri. La spensieratezza è un balsamo, una dolce brezza in mezzo alla tempesta, una carezza in un mondo di chiodi conficcati nella carne, senza resurrezione. Non sono solo canzonette, insomma.

Non so quante copie venderà il libro di mio fratello, forse 1000, forse 2000, e Dario continuerà a restare poco conosciuto, ma non bisogna perdere la speranza, non per altro, ma per rendere giustizia a un uomo che ha fatto ballare tutti con le sue melodie. Noi siamo i suoi nipotini affettuosi e vi assicuro che non lo facciamo per l’eredità! Ci muoviamo per affetto (Dio, ops, zio, quanto hai deciso di lasciarci?), noi vogliamo bene al fratellino di nostro papà Aldo. Dario è un uomo gentile, timido, generoso, dalle mani piccole e ben curate, dalla voce cristallina, vive a Monaco di Baviera in un quartiere residenziale ma in una casa semplice ed elegante (non immaginatevi sfarzo e villone), non ha mai offeso nessuno in vita sua, non è mai stato aggressivo, si ricorda sempre dei nostri compleanni, nel tempo libero dipinge quadri astratti alla Kandinsky, è un pessimista allegro, alla Woody Allen, non crede in Dio ma crede nella spensieratezza, non si è mai dato arie, non si è mai considerato un artista, ma un professionista del buonumore, ha sempre lavorato sodo, ore e ore davanti al pianoforte (il suo strumento, molto più della chitarra), mai stato snob o presuntuoso, mai avuto grilli per la testa ma solo melodie avvincenti e di facile ascolto. Ci tengo però a farvi presente che le melodie di facile ascolto non sono facili da comporre, altrimenti il successo sarebbe alla portata di tutti, ma non è così, come potete “facilmente” immaginare.

Sarà perché ti amo, il libro di Roberto Farina in tutte le librerie, correte a comprarlo, così anche mio fratello diventa ricco! Fratelino, ricordati di me, ti voglio bene e anche se ti ho insegnato a leggere con i coppini e sono stato un fratello maggiore a volte abbastanza prepotente, in fondo ci vogliamo molto bene e siamo persone spensierate, spensierate come le canzoni di nostro zio Dario. Felicità è un bicchiere di vino con un panino, ma ogni tanto il caviale e lo champagne non guastano. Ho esagerato: Putin non è invitato. Ma che scherziamo? Per essere spensierati bisogna essere prima di tutto uomini liberi!

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Il self publishing in Italia ha fatto un salto di qualità: l’esempio di Youcanprint

next
Articolo Successivo

Morto Pino Roveredo, lo scrittore triestino che ha messo “gli ultimi” al centro. Premio Campiello con ‘Mandami a dire’, aveva 69 anni

next