E’ passata abbastanza inosservata un’indagine Ipsos su come gli italiani percepiscono le tecnologie energetiche rinnovabili. La trovate a questo link. Vale la pena di scorrere i risultati, perché si scoprono molte tendenze interessanti. Nonostante la denigrazione delle rinnovabili che si legge comunemente sui media, gli italiani sembrano aver capito bene molte cose.

Per prima cosa, notiamo come la pandemia, ovvero il Covid, sia scesa all’ottavo posto nelle preoccupazioni degli italiani. Correttamente, gli italiani si preoccupano molto di più della guerra, della salute in generale, e di cose come la discriminazione e le diseguaglianze sociali. Persino il cambiamento climatico, che ultimamente sembrava essere scomparso dall’orizzonte mediatico, rimane al quinto posto della graduatoria.

Gli italiani non se ne sono dimenticati, anche perché, probabilmente, vedono gli effetti del cambiamento davanti ai loro occhi in questo inverno anormalmente caldo che ha seguito la siccità dell’estate scorsa.

Gli italiani hanno anche capito bene che il problema dell’energia non è una questione di poco conto, non è solo la “speculazione,” come va di moda dire. Addirittura il 94% dice che è il problema più importante, o fra i più importanti. Non solo, ma si sono anche fatti una discreta cultura sulle energie rinnovabili e sono in grado di elencarle mettendo al primo posto quella più importante, l’energia solare; al secondo posto, altrettanto importante, c’è l’energia eolica.

Va detto che non è tutto perfetto nelle risposte: la propaganda pressante sull’idrogeno ha avuto un certo effetto con l’“idrogeno verde” che si piazza al sesto posto, con un 33% di persone che lo indicano come un tipo di “fonte di energia rinnovabile” – il che ovviamente non è vero. Diciamo che nella zona di coda del sondaggio c’è un po’ di confusione con, per esempio, il 5% degli intervistati che sostengono che il carbone è una fonte di energia rinnovabile! Ma comunque siamo su piccoli numeri, e notiamo, in ogni caso che l’89% degli italiani ha correttamente evitato di listare l’energia nucleare fra le rinnovabili.

Dove il sondaggio si fa veramente interessante è sull’atteggiamento nei riguardi delle rinnovabili. Il 90% le giudica positivamente, e di questi più della metà indicano che “sono il futuro.” E l’87% degli intervistati le ritengono in grado di ridurre i costi dell’energia – solo il 2% dicono che peggiorano la situazione (questi qui devono essere tutti quelli che si ritrovano nei commenti sul Fatto Quotidiano per denigrare le rinnovabili!).

Ci sono altre domande nel sondaggio ma, senza andare in ulteriori dettagli, direi che i risultati sono chiari a sufficienza: gli italiani hanno capito che vivono nel “paese del sole” e si aspettano risultati positivi dall’energia rinnovabile. E sono anche molto interessati alla possibilità di autoprodurre l’energia che consumano. Certamente, c’è ancora una retroguardia di assatanati che insiste con i combustibili fossili, come pure un gruppo di dinosauri dell’energia che rimane ancora legato alla visione degli anni 50, quando si pensava che il futuro fosse tutto nucleare.

Non è così. Siamo di fronte a una vera rivoluzione energetica: un cambiamento epocale che è destinato ad arrivare nei prossimi anni. Se tutto va bene, ci possiamo veramente liberare della maledizione dei fossili e arrivare a un mondo più pulito, dove non ci sarà bisogno di fare guerre per l’energia.

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