Tensioni dopo lo stop della Germania all'invio di carri armati e la decisione di agire con "cautela". La presidente dell'Eurocamera a la Stampa: "Gli alleati procedano uniti". Secondo l’agenzia Reuters gli Stati Uniti stanno consigliando all’Ucraina di aspettare a lanciare l’offensiva finale contro la Russia fino a quando non sarà disponibile l'ultimo pacchetto di armi Usa
Dopo che la Germania ha frenato sull’invio dei carri armati a Kiev, aumentano le pressioni su Berlino. “L’Ucraina deve avere i Leopard 2”, ha dichiarato la presidente del Parlamento Ue Roberta Metsola alla Stampa. “È importante che gli alleati si coordinino e procedano uniti. Sono stati presi altri impegni importanti e resto ottimista anche per quanto riguarda i carri armati, poiché questo è ciò che è necessario: sarà il logico passo successivo”. A Scholz si è rivolto il ministro degli Esteri della Lettonia Edgars Rink su Twitter: “Noi, ministri degli Esteri di Lettonia, Estonia e Lituania, chiediamo alla Germania di fornire ora carri armati Leopard all’Ucraina. Ciò è necessario per fermare l’aggressione russa, aiutare l’Ucraina e ripristinare rapidamente la pace in Europa. La Germania, in quanto prima potenza europea, ha una responsabilità speciale in questo senso”. Intanto stamattina è arrivata la replica del vice ministro degli Esteri ed ex ambasciatore in Germania Andriy Melnik che si è rivolto al neoministro della Difesa tedesco Boris Pistorius. “Cos’altro c’è da controllare, Herr Pistorius? Consegni! È un peccato che la coalizione di governo della Germania si esponga così”, ha scritto Melnik.
Per Metsola, la frenata tedesca tocca direttamente la leadership europea nel conflitto. “Accolgo con favore la prontezza e gli impegni di Ramstein”, ha dichiarato in riferimento al vertice nella base militare delle scorse ore. “Tuttavia, ciò di cui abbiamo urgente bisogno è leadership, accordo e un approccio unito per fornire carri armati Leopard 2 all’Ucraina. Ci sono molti Paesi europei pronti a farlo. Gli ucraini stanno coraggiosamente combattendo per la loro libertà e i nostri valori comuni. Hanno bisogno e contano su di noi. Non possiamo deluderli”. Secondo Metsola la Germania non può tirarsi indietro: “A un anno dall’inizio della guerra gli attacchi russi si stanno intensificando e siamo consapevoli che Putin stia ricostituendo le sue forze. L’unico modo per aiutare l’Ucraina a vincere la guerra è salvare vite umane. E ciò che salva le vite umane sono i carri armati e la difesa aerea. Capisco la realtà individuali, politiche, militari e storiche di ogni Paese; le conosco perché ho incontrato tutti i primi ministri. Ma siamo a un punto di non ritorno. Se non sosteniamo l’Ucraina facciamo il gioco di Putin. E a perdere non sarà solo l’Ucraina, ma l’intera Europa. Non si può dimenticare cosa è successo a Dnipro, Bucha, Kerson e Mariupol”. E ha concluso: “Dobbiamo fornire armi e aiuti. Se non possono difendersi, passerà il messaggio che li stiamo lasciando soli. La Russia non si fermerà. Non lo ha fatto nel 2008, non è successo nel 2014. Putin non arretrerà neanche questa volta”. “L’indecisione di oggi sta uccidendo altri nostri cittadini. Ogni giorno di ritardo è la morte degli ucraini. Pensare più velocemente – scrive in un tweet il consigliere del capo dell’ufficio di presidenza ucraino Michailo Podolyak – Aiuterete comunque l’Ucraina con le armi necessarie e vi renderete conto che non c’è altra opzione per porre fine alla guerra se non la sconfitta della Russia. Pensate più velocemente”. In un clima di forte dibattito politico si inserisce anche la notizia che uno dei canali Telegram vicini al Gruppo Wagner posta una foto del cancelliere tedesco Olaf Scholz sotto la scritta ‘Eroi dell’operazione Z’ (l’operazione speciale in Ucraina). E sotto: “I Paesi che appoggiano l’Ucraina non sono riusciti a convenire su una posizione unica sulle forniture di carri armati a Kiev”, una citazione delle parole pronunciate ieri dal ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius. Secondo l’agenzia Reuters gli Stati Uniti stanno consigliando all’Ucraina di aspettare a lanciare l’offensiva finale contro la Russia fino a quando non sarà disponibile l’ultimo pacchetto di armi Usa e non sarà completato l’addestramento dei soldati di Kiev. L’agenzia ha raccolto le dichiarazioni di un alto funzionario dell’amministrazione Biden che ha parlato a un gruppo ristretto di giornalisti.
Sul fronte bellico lo stato maggiore dell’Ucraina ha affermato che la Russia continua uno sforzo offensivo nell’oblast di Zaporizhzhia, dove oltre 25 insediamenti sono finiti sotto il fuoco dell’artiglieria nelle ultime 24 ore. Il governatore dell’oblast, Oleksandr Starykh, ha dichiarato che Mosca, coime riporta Kyiv Independent ha effettuato un attacco aereo e ha intensificato il fuoco di artiglieria per testare la difesa dell’Ucraina. Secondo il funzionario, un civile è rimasto ucciso dai bombardamenti russi. In ogni caso, “è impossibile dire che sia in atto una grande offensiva. Questi sono piccoli gruppi di una decina di persone, che il nemico ha lanciato per testare la forza della nostra difesa”, ha affermato Yevhen Yerin, uno dei portavoce dell’esercito ucraino. “Se il nemico avrà successo, forse, in alcune aree, migliorerà la sua posizione tattica”, ha proseguito, non escludendo manovre più attive da parte della Russia, poiché ha accumulato “alcune forze” nell’area.
Intanto, nelle scorse ore, gli Usa hanno rilasciato foto recentemente declassificate di vagoni ferroviari russi in viaggio dalla Federazione alla Corea del Nord e ritorno a novembre, in quella che gli Usa ritengono sia stata la consegna iniziale di razzi e missili per l’uso da parte dell’organizzazione mercenaria Wagner Group in Ucraina. Lo scrive la Cnn pubblicando immagini e mappe del trasporto di armi su ferrovia. Il 20 gennaio scorso l’amministrazione Usa ha preannunciato che il Dipartimento del Tesoro statunitense designerà l’organizzazione mercenaria russa Wagner Group come “organizzazione criminale transnazionale” e imporrà ulteriori sanzioni la prossima settimana contro il gruppo e la sua rete di supporto in tutto il mondo. Un alto funzionario dell’intelligence occidentale ha dichiarato ieri che l’Occidente è “certamente preoccupato che la Corea del Nord possa pianificare di espandersi e fornire più attrezzature militari o sostenere tali consegne”.