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“Una sola donna ha davvero coinvolto Gianni Agnelli. Quando gli dissero della morte di suo figlio Edoardo non pianse, ma era distrutto”: il racconto di Jas Gawronski

È piena di aneddoti l’intervista rilasciata al Corriere della Sera da Jas Gawronski, giornalista ed ex parlamentare europeo, tra gli amici più intimi dell'Avvocato, che morì esattamente il 24 gennaio di vent’anni fa

di Francesco Canino

Una sola donna ha davvero coinvolto l’Avvocato ma non dirò mai chi”. È piena di aneddoti l’intervista rilasciata al Corriere della Sera da Jas Gawronski, giornalista ed ex parlamentare europeo, tra gli amici più intimi di Gianni Agnelli, che morì esattamente il 24 gennaio di vent’anni fa. Ed è una conversazione per certi versi intima e clamorosa, che comincia dal primo incontro tra i due, nel 1957 ad un party a Sestriere, quando Gawronski aveva solo vent’anni, cui ne seguì poco dopo un altro quando l’avvocato lo invitò alla Leopolda, la sua villa a Beaulieu, in Costa Azzurra. “Poi dovetti scendere a Montecarlo per un appuntamento. Al ritorno, scoprii che Agnelli ci aveva un po’ provato con la mia ragazza…”, rivela il giornalista.

IL GRANDE AMORE (SEGRETO) DI GIANNI AGNELLI
Proprio il rapporto con le donne è uno dei temi forti delle rivelazioni di Gawronski, a cominciare dal celebre “si innamorano soltanto le cameriere” che lui precisa di non avere mai sentito pronunciare. Quanto al rapporto con la moglie, Donna Marella Caracciolo, svela: “Mai visto un marito trattare la moglie con tanta cortesia, con tanta attenzione, badando a coinvolgerla nelle conversazioni, a chiedere sempre il suo parere. Forse anche per lenire quel senso di colpa, o comunque di responsabilità, che gli veniva dal non essere un marito fedele”. Ma possibile che Agnelli non si sia mai davvero innamorato di nessuna donna? “Lo escludo. Certo dimenticare Anita Ekberg non era facile”, dice Gawronski citando uno dei flirt più celebri. Poi rivela: “Ma forse una sola l’ha davvero coinvolto. Chi è non lo dirò mai ma non era un’attrice”.

IL QUADRO DI BASQUIAT CONTESO A MADONNA
Tra i tanti aneddoti, i più gustosi sono quelli che riguardano una cena con Fidel Castro (“notai che Agnelli non le attribuiva alcun significato particolare”), il rapporto con Luca Cordero di Montezemolo che gli diede del lei per tutta la vita (a differenza di Giovanni Malagò: “Dopo venti minuti, con il suo charme romano, dice: ‘Avvoca’, perché non ci diamo del tu?’”) e poi un incontro inedito con Madonna con cui si contese un quadro di Basquiat da un milione di dollari. Come finì? Che se lo aggiudicò la pop star. “Agnelli le disse: non lo trova un po’ caro? Lei rispose: non per me, per me è solo una canzone in più. L’Avvocato ne fu molto divertito: just another song… E le lasciò il Basquiat”.

LA MORTE DEL FIGLIO EDOARDO E L’AUTOBIOGRAFIA MAI USCITA
Il passaggio più intenso dell’intervista è però senza dubbio quello sulla morte di Edoardo Agnelli: quando arrivò la notizia del suicidio del figlio, Agnelli era con Gawronski. La sua reazione? “Non pianse. Non mostrava il dolore in pubblico. Ma era disperato. Nello stesso tempo, si sentiva come liberato da un peso”. Poi aggiunge che Edoardo era un intellettuale sensibile e intelligente “ma non capiva di non avere le qualità necessarie a guidare una grande azienda. Quando il padre decise di puntare su Giovannino, il primogenito di Umberto, ne soffrì moltissimo”. Ma un Avvocato ancora più inedito è probabilmente raccontato nell’autobiografia scritta da Roger Cohen, firma di punta del New York Times, custodita da Gawronski e mai pubblicata, in cui l’Avvocato dice tra le altre cose che suo padre non amava il fascismo, ma godette dei privilegi del regime. “Fermiamoci. Se l’Avvocato avesse voluto pubblicare il libro, l’avrebbe fatto. Ha prevalso, anche qui, la riservatezza”. Un Agnelli segreto, insomma, che resterà tale.

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