“Matteo Messina Denaro ha goduto di protezioni ad altissimo livello. Nessun latitante può resistere per 30 anni, anche se ha forti appoggi locali, se non ha protezioni che vanno al di là della mafia“. Sono le parole pronunciate a In Onda (La7) da Roberto Scarpinato, ex procuratore generale di Palermo ed oggi senatore M5s, che spiega: “Non dobbiamo dimenticare che in questi anni sono stati arrestati diversi esponenti delle forze di polizia per favoreggiamento e alcuni sono stati condannati perché avevano pilotato fughe di notizie all’esterno sul luogo in cui erano collocate le microspie e alcune telecamere”.
E ribadisce: “Non ha goduto solo di protezioni del luogo e di qualche professionista colluso, ma anche di una protezione di sistema perché è un uomo che conosce i segreti delle stragi. Conosce i complici eccellenti delle stragi del ’92 e del ’93 e gode quindi di un sistema di protezione che va al di là di quello tipicamente mafioso”.
Scarpinato aggiunge: “Matteo Messina Denaro non è più Diabolik come l’avevamo battezzato, cioè un capomafia estremamente raffinato che riusciva a sfuggire a tutte le indagini. Ha iniziato a commettere una serie di errori da principiante e da dilettante, come usare il telefonino e chattare, perché evidentemente aveva deciso di lasciarsi prendere“.