Dopo essere stata annunciata 3 volte la serrata dei benzinai che dovrebbe iniziare tra poche ore si sfalda dopo l’incontro in videoconferenza al ministero delle Imprese e del made in Italy. La Faib Confesercenti, riunita d’urgenza, ha valutato e ritenuto positive le aperture presentate e già formalizzate con un emendamento al decreto legge e ha deciso di ridurre a un solo giorno la mobilitazione. Fegica e Figisc/Anisa confermano invece le date spiegando che “il tentativo in extremis fatto dal ministro Urso, peraltro apprezzato, non riesce ad intervenire con la necessaria concretezza”. “Troppo poco e troppo tardi per revocare lo sciopero” che quindi “rimane confermato”. “Quel che rimane sullo sfondo, sconti o non sconti sulle multe, cartelli o non cartelli da esporre è l’idea di una categoria di lavoratori che speculano sui prezzi dei carburanti. Il che è falso e inaccettabile”, spiegano le due associazioni. Il ministro Adolfo Urso ha fatto delle proposte alle tre organizzazioni dei gestori per raggiungere un’intesa. La mobilitazione prevede che gli impianti di rifornimento rimangano chiusi – compresi i self service – per 48 ore consecutive, dalle 19 di questa sera alle 19 del 26 gennaio sulla rete ordinaria e dalle 22 di stasera alle 22 del 26 gennaio sulle autostrade.

I benzinai contestano le misure del decreto Trasparenza sui prezzi dei carburanti e in particolare l’obbligo di esporre il cartellone con il prezzo medio regionale settimanale e le sanzioni previste in caso di mancato rispetto della pubblicità dei prezzi. Secondo stime di Confcommercio questi obblighi si tradurrebbero in un costo aggiuntivo per i benzinai fino a 400 milioni di euro. Nel frattempo i prezzi continuano a salire. “Con le quotazioni internazionali ancora in rialzo su benzina e diesel, a muoversi sono oggi Eni, IP e Tamoil con +2 centesimi sui prezzi raccomandati di entrambi i carburanti. In attesa di recepire gli ultimi rincari, le medie dei prezzi praticati alla pompa mostrano piccoli aggiustamenti” , riporta oggi Quotidiano energia. Il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self è 1,846 euro/litro (1,845 il dato precedente), con i diversi marchi compresi tra 1,836 e 1,853 euro/litro (no logo 1,846). Il prezzo medio praticato del diesel self è fermo a 1,890 euro/litro, con le compagnie tra 1,882 e 1,898 euro/litro (no logo 1,887).

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