Il Dipartimento di Giustizia statunitense e otto stati americani hanno fatto causa a Google per abuso di posizione dominante nel mercato della pubblicità online , accusando la società di monopolio illegale sul mercato. Nell’azione legale si propone lo spezzatino del gruppo, con la separazione delle sue attività pubblicitarie. Lo riportano media americani. Google (Alphabet) è già nel mirino delle autorità americane per le sue pratiche nel campo dei motori di ricerca. Il gruppo controlla la maggiore quota del mercato della pubblicità on line globale che vale 626 miliardi di dollari (280 miliardi solo negli Usa). La società controlla anche molte delle tecnologie utilizzate per acquistare e vendere pubblicità online. Google gestisce un servizio di acquisto di annunci per gli operatori di marketing e uno di vendita di annunci per gli editori, nonché uno scambio commerciale in cui entrambe le parti completano le transazioni in asta.

Gli abusi di posizioni dominanti che riguardano Google sono oggetto di indagine e provvedimenti anche nell’Unione europea. Lo scorso settembre la società è stata multata per complessivi 8 miliardi di euro in tre diverse procedure. La causa sarebbe la quinta che prende in esame le pratiche commerciali dell’azienda negli Usa. Google ha affermato che il mercato della pubblicità online è affollato e competitivo. Nei documenti depositati in tribunale e nelle testimonianze al Congresso, la società ha notato che i suoi rivali includono altri importanti attori nel mercato della tecnologia pubblicitaria come Amazon, Meta(Facebook) e Microsoft. Google e Facebook controllano insieme l’84% del mercato della pubblicità on line.

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