Nel 2021 si sono verificati 151.875 incidenti e, rispetto all'anno precedente, sono aumentate le vittime tra i più giovani, automobilisti e non: un prezzo altissimo da pagare in termini non solo di vite umane, ma anche di conti economici. Riparte dal circuito di Vallelunga la diciottesima edizione di Sara Safe Factor, il progetto sulla sicurezza stradale che coinvolge studenti degli istituti superiori di tutta Italia
Nel 2021 lo 0,9% del PIL italiano ha riguardato i costi sociali derivanti dagli incidenti stradali, stimati in 16,4 miliardi di euro. Ad affermarlo è il rapporto ACI-Istat di luglio 2022 secondo cui, nel 2021, sulle nostre strade, si sono verificati 151.875 incidenti che hanno causato 2.875 vittime – soprattutto tra chi guidava o era passeggero di un’autovettura – e 204.728 feriti.
Purtroppo non sono esenti da questo bilancio i ciclisti o chi ha scelto di affidarsi alla micromobilità, utilizzando, per gli spostamenti quotidiani in città, i monopattini elettrici: stando sempre al rapporto sull’anno 2021, le vittime in quei casi sono state 229, gli incidenti 2.101 e i feriti 1.980.
Ciò che più preoccupa è che, in generale, siano in aumento i decessi tra utenti della strada giovani, in alcuni casi giovanissimi: i dati ACI-Istat dicono infatti che nel 2021 sono aumentate del 41,7% le vittime nella fascia di età 15-19 anni, e del 34,9% quelle nella fascia 25-29 anni.
Per questo motivo, anche quest’anno, ACI e SARA Assicurazioni hanno dato il via al Sara Safe Factor, progetto itinerante di sicurezza stradale, inaugurato nel 2005 in collaborazione con gli istituti superiori di diverse città italiane, e rivolto agli studenti in età da patente di guida.
Il progetto, che dal 2005 a oggi ha coinvolto circa 125 mila studenti di tutta Italia, apre oggi la diciottesima edizione nel circuito ACI di Vallelunga, alle porte di Roma, insieme a oltre 200 studenti del Liceo Classico Clemente Rebora di Rho e del Dipartimento di Ingegneria Meccanica del Politecnico di Milano.
Ospiti della giornata inaugurale saranno il pilota Andrea Montermini – passato, tra le varie categorie, per la Formula 3, Formula 3000, Le Mans, poi anche Formula 1 – e il ciclista Emiliano Cantagallo, responsabile del Roma Bike Park, per parlare di sicurezza stradale a partire dalla propria (e differente) esperienza su strada. Al confronto seguiranno, poi, delle sessioni di pratica sul circuito, con auto e monopattini (per i partecipanti non ancora patentati).