Sheila D’Isidori, moglie di Saturnino De Cecco, e la figlia di sei anni stavano rientrando a casa nella loro villa a Montesilvano, in provincia di Pescara, quando sono state prese in ostaggio da quattro banditi a volto coperto. All’altezza del cancello della tenuta dell’imprenditore, vicepresidente dell’azienda che produce il noto marchio di pasta, i malviventi hanno estratto le armi. Una volta entrati in casa, i rapinatori hanno chiuso la moglie e la bambina in cucina e hanno costretto De Cecco, che era già in casa, ad aprire la cassaforte. La rapina è avvenuta il 24 gennaio, intorno alle 21. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, i malviventi hanno portato via orologi, preziosi e una pistola regolarmente detenuta. Dopo aver svaligiato la villa, la banda è fuggita bordo di un’Audi rubata prima del colpo.

Venti minuti di paura per la famiglia De Cecco, durante i quali, però, non è stata usata violenza sugli ostaggi. Sulla rapina indagano i carabinieri: la banda aveva studiato bene il colpo, nei minimi particolari. Conoscevano le abitudini della famiglia e il territorio nel quale sorge la villa, isolata e difficile da raggiungere per chiunque non conosca bene i colli di Montesilvano.

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