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L’Ucraina avrà 80 tank Leopard: via libera di Berlino, gli alleati europei pronti all’invio congiunto. E dagli Usa arrivano 31 Abrams

Gli alleati europei stanno discutendo il trasferimento congiunto di due battaglioni da 40 veicoli. Il via libera tedesco è arrivato dopo il primo passo di Washington, che ha deciso di consegnare i suoi tank. Il Pentagono ha annunciato che aumenterà di 6 volte la produzione di proiettili. Zelensky: "Sinceramente grato a Scholz, ma numeri e tempistiche sono cruciali"

La Germania, dopo settimane di tentennamenti, ha deciso: invierà 14 Leopard 2A6 all’Ucraina. Quello che era stato anticipato da Der Spiegel è ufficiale, è stato annunciato dal cancelliere tedesco Olaf Scholz al suo gabinetto, riportato poi da una nota diramata dal portavoce Steffen Hebestreit. Inoltre Berlino autorizzerà i partner che vogliono consegnare a loro volta i propri tank Leopard all’Ucraina. Tra questi, come anticipa il quotidiano El Paìs, c’è anche la Spagna. Gli alleati europei stanno discutendo il trasferimento congiunto di un totale di 80 carri armati Leopard 2 in Ucraina per formare due battaglioni di 40 veicoli, riferisce sempre Der Spiegel con riferimento alle sue fonti.

Il via libera tedesco è arrivato dopo il primo passo di Washington, che ha deciso di consegnare i tank Abrams. Saranno 31 quelli che verranno inviati a Kiev, come ha annunciato il presidente americano Joe Biden, parlando dalla Casa Bianca dopo una telefonata con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, il presidente francese, Emmanuel Macron e il premier britannico, Rishi Sunak, al quale ha partecipato anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Uniti nel sostegno all’Ucraina”, ha commentato poi Biden. Un sostegno che si traduce in oltre 100 carri armati che arriveranno a Kiev nei prossimi mesi.

L’obiettivo è quello di respingere l’offensiva di Mosca attesa nelle prossime settimane e fare svoltare il conflitto. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto “sinceramente grato” per la decisione presa dal cancelliere Scholz, ma anche per “l’ulteriore ampliamento del sostegno alla difesa e per le missioni di addestramento”. “Vorrei ringraziare la Germania, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti per aver preso la decisione” di inviare i loro carri armati in Ucraina, “ma parlando francamente, il numero di carri armati e il tempo di consegna all’Ucraina sono cruciali“, ha aggiunto Zelensky in un’intervista a Sky News che sarà trasmessa giovedì. Il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha dichiarato che i carri armati Leopard 2 dalla Germania potrebbero essere consegnati all’Ucraina in circa tre mesi.

Scholz: “Anche altri consegneranno i Leopard” – Olaf Scholz, in una nota della cancelleria, sottolinea che “anche altri partner europei consegneranno i carri armati Leopard-2″ e “la Germania rilascerà i permessi di trasferimento”. Il premier britannico Rishi Sunak ha ribadito l’invio dei Challenger 2 del Regno Unito. Al programma di consegna dei Leopard 2 dovrebbero partecipare numerosi Paesi europei e della Nato, alcuni attraverso la consegna diretta di carri armati e altri attraverso il finanziamento. Il governo di Madrid sta valutando le caratteristiche del contributo: l’esercito spagnolo ha in totale 347 carri armati Leopard. Di questi, 239 corrispondono al modello Leopard 2E, prodotto in Spagna, e 108 sono Leopard 2 A4, acquistati di seconda mano dalla Germania nel 1995, come premessa al contratto per la loro produzione in Spagna. Più della metà dei veicoli di quest’ultimo lotto è stata stoccata nella base logistica di Saragozza, e, secondo quanto dichiarato nei mesi scorsi dalla ministra della Difesa Margarita Robles, non sono in buone condizioni.

“Mobilitati ucraini deportati dai russi” – Oltre all’invio degli Abrams, scrive il New York Times, il Pentagono ha annunciato che aumenterà di sei volte la produzione di proiettili da 155 millimetri, quelli di cui le forze ucraine hanno più bisogno fino ad arrivare a 90mila al mese in due anni. Si tratta di un livello di produzione che non si vedeva dai tempi della guerra di Corea. Il piano prevede l’investimento di miliardi di dollari, la creazione di nuovi impianti di produzione e il coinvolgimento di più produttori. Un incremento di aiuti militari per fronteggiare la nuova, e prossima, offensiva del Cremlino. “La Russia si sta preparando a una nuova ondata di attacchi con le forze che può mobilitare – ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky -. Gli occupanti stanno già aumentando la pressione a Bakhmut, Vuhledar e in altre direzioni. E vogliono aumentare la pressione su scala più ampia. Per non riconoscere l’errore dell’aggressione, la Russia vuole impiegare più persone e attrezzature nei combattimenti”. Per incrementare il numero di uomini da inviare sul campo di battaglia, la Russia, scrive Ukrainska Pravda, riportando quanto dichiarato dall’Amministrazione militare del Lugansk, ha iniziato a mobilitare uomini ucraini che erano stati precedentemente deportati dai territori temporaneamente occupati dell’Ucraina. “Questo è uno dei motivi della decisione presa dal governo russo di rilasciare passaporti nel luogo di residenza”, spiega l’amministrazione regionale. I russi continuano anche a reclutare cittadini ucraini detenuti che sono stati portati con la forza nelle carceri russe. Una notizia confermata anche da Kyiv Indipendent, che imputa questa pratica ai mercenari del gruppo Wagner. “In particolare, a Krasnodar, è in corso un reclutamento attivo”, ha scritto lo Stato maggiore in un aggiornamento su Facebook. Secondo lo stato maggiore, coloro che stanno scontando condanne per reati gravi sono vittime di forti pressioni per unirsi alla guerra contro l’Ucraina.

Volker: “L’invio dei tank può essere la svolta” – Il nodo dell’invio dei carri armati risulta cruciale anche secondo l’ex ambasciatore statunitense alla Nato, Kurt Volker, intervistato dal quotidiano La Repubblica. “La fornitura dei carri armati può diventare la svolta che metterà Kiev in condizione di vincere la guerra. Primo, tutti anticipano che i russi tenteranno una grande offensiva in primavera. Non credo andrà bene, ma ci proveranno. Perciò i carri aiuteranno gli ucraini a respingerla. Secondo, Kiev vuole andare alla controffensiva, tra primavera ed estate, per tagliare il corridoio di terra che mette in comunicazione i territori occupati dalla Russia e la Crimea. Punta su Mariupol, Azov, e magari riprendere più posizioni nel Donbass. Ha bisogno di armamenti pesanti per farlo. Terzo, la gente è preoccupata che se la guerra durerà a lungo, diventerà più difficile sostenere i finanziamenti. Perciò c’è la sensazione di dover aiutare gli ucraini a ottenere presto una svolta”.

“Negativo l’invio dei Leopard per le capacità di difesa della Germania” – La fornitura di carri armati Leopard 2 all’Ucraina avrà un impatto negativo sulla capacità di difesa della Germania. Lo ha dichiarato il presidente dell’Associazione della Bundeswehr, Andre Wuestner, sul canale televisivo tedesco Zdf. Wuestner ha osservato che questo è “un bene per l’Ucraina, ma un male per la prontezza al combattimento della Bundeswehr“. Il governo, ha detto, deve rafforzare l’industria della difesa in Germania, se vuole “sostenere non solo l’Ucraina, ma anche la propria capacità di difesa. La verità è che da febbraio distribuiamo armi e munizioni. Allo stesso tempo, siamo ancora in uno stato di caduta libera. Non abbiamo ancora ottenuto cambiamenti per quanto riguarda la nostra capacità di difesa”. L’Associazione della Bundeswehr è un’organizzazione indipendente che rappresenta gli interessi di 200mila soldati e riservisti attivi e in pensione.