FIRMA LA NOSTRA PETIZIONE PER CACCIARE NORDIO
“Abbiamo chiesto le dimissioni di Nordio perché il ministro della Giustizia non viene pagato per riscrivere tutte le norme del processo penale e del processo civile. Il ministro della Giustizia è l’unico ministro citato nella Costituzione, dove è scritto che il suo compito è fornire alla giustizia gli strumenti per funzionare, non di inseguire i massimi sistemi. Nordio invece insegue i massimi sistemi e poi incappa in gaffe clamorose“. Sono le parole del direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio che, intervenendo a Otto e mezzo (La7), spiega le ragioni della raccolta firme per le dimissioni del Guardiasigilli Carlo Nordio.
“Certamente c’è malcontento in un certo elettorato di destra – osserva Travaglio – Ti senti prima dire: ‘Siamo per la certezza della pena, siamo per Borsellino, siamo per l’antimafia’ . Poi vedi Nordio che attacca i magistrati antimafia il giorno in cui catturano Messina Denaro, dicendo che vedono la mafia dappertutto e che le intercettazioni non servono per i mafiosi perché questi non parlano di reati al telefono. Intanto è notizia di oggi che una intercettazione ha rivelato che alcuni mafiosi stavano parlando dello statuto scritto dai padri costituenti della mafia”.
Il direttore del Fatto aggiunge: “In più, Nordio continua ad arrampicarsi sugli specchi dicendo che lui vuole evitare gli abusi. Oggi c’è stata l’audizione del garante della Privacy che ha detto che, da quando è entrata in vigore la riforma Bonafede-Orlando, gli abusi segnalati dal 2020 sono zero. Cioè stanno parlando di niente. E tutto questo – chiosa – perché devono nascondere il fatto che non vogliono più far scoprire i reati dei colletti bianchi. Quindi, ogni giorno si inventano qualcosa. Si continua ancora a parlare di separazione delle carriere. Ma intanto nell’ultimo anno 21 magistrati su 9mila hanno cambiato ruolo. E noi ancora parliamo di un tema che non esiste”.