“La rabbia c’è stata, ma oggi gioisco. Sapevamo che i boss non lasciano il territorio, ma averlo qui è stata veramente una mazzata in testa. Sono stato molto arrabbiato, ma oggi sto gioendo perché lui (Matteo Messina Denaro, ndr) è dentro ma anche per questa partecipazione”. Così Salvatore Catalano, fratello di Agostino, uno degli agenti di polizia morti nella strage di via d’Amelio assieme ai suoi colleghi Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina e a Paolo Borsellino. Catalano è tra le persone che hanno preso parte alla manifestazione contro la mafia a Campobello di Mazara. “L’ultimo stragista l’abbiamo preso. Questo ramo secco l’abbiamo tagliato. Se crescono altri rami ci sarà la magistratura che li catturerà. Diciamo basta. Vogliamo essere liberi. Questa gente vuole essere libera e ci riuscirà.”