“Meno di quaranta chili, dieci persi solo l’ultima settimana. Siamo davanti alla cronaca di una morte annunciata, lo dice il quadro clinico di Alfredo Cospito, in sciopero della fame da più di 100 giorni per protestare contro il regime del 41 bis a cui è sottoposto nel carcere di Sassari”, è iniziato così l’intervento nell’Aula di Montecitorio di Marco Grimaldi, vicepresidente del Gruppo di Alleanza Verdi e Sinistra che ha chiesto la revoca del regime di 41/bis per l’anarchico Alfredo Cospito, da cento giorni in sciopero della fame, e una informativa urgente in Parlamento del ministro della Giustizia, Carlo Nordio. “Questo quadro clinico vorrebbe essere seppellito nel silenzio e per questo ci chiediamo e chiediamo al ministro Nordio perché diffidare la dottoressa Milia e che cosa c’entra una censura sul suo stato di salute con il regime del 41 bis. È orribile lo spettacolo di un uomo che si lascia morire, ma più orribile ancora, è immaginare che venga lasciato morire da istituzioni che tacciano e che rischiano così di apparire ciniche e vendicative”. Secondo il deputato “la pena” non è “adeguata al gesto compiuto” per questo “chiediamo insieme a tante voci laiche e a tati parlamentari, la revoca del 41 bis e chiediamo da settimane di avere risposte” dal ministro, finora mai ottenute.

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