Dopo due anni di sospensione, Meta ha deciso di reintegrare Donald Trump. Gli account Facebook e Instagram dell’ex presidente erano stati bannati il 7 gennaio 2021, il giorno dopo l’assalto a Capitol Hill, a causa di alcuni post ritenuti violenti dalla piattaforma. Ora, dopo la decisione del tycoon di candidarsi nuovamente per le presidenziali del 2024, Meta ha deciso di “non intralciare il dibattito politico degli Stati Uniti”, permettendo a Trump di tornare a usare i suoi servizi. “Il pubblico deve essere in grado di ascoltare quello che i politici hanno da dire, soprattutto in un contesto di elezioni democratiche. In questo modo i cittadini possono effettuare scelte informate ai seggi”, afferma Nick Clegg. Il presidente dei global affairs di Meta ha ricordato come la sospensione di Trump sia “stata una decisione straordinaria, presa in circostanze straordinarie”. La sua riammissione “non vuol dire che non vi sono limiti a quello che si può dire sulla nostra piattaforma – ha specificato -. Quando c’è un rischio chiaro di danni al mondo reale allora agiamo”. Gli account torneranno a essere operativi tra qualche settimana.
Il divieto “è una cosa che non sarebbe mai dovuta accadere a un presidente in carica”, tuona Trump su Truth dopo l’annuncio, e aggiunge: “Ho perso miliardi di dollari di valore da quando il vostro presidente preferito, io, è stato defenestrato”. Trump, ha specificato Meta, “alla luce delle sue violazioni, si troverà a dover fare i conti con sanzioni maggiori” in caso di offese ripetute. Se dovesse postare ulteriori contenuti in violazione alle regole vigenti, questi “saranno rimossi e lui sarà sospeso per un periodo fra il mese e i due anni, a seconda della gravità della violazione”, spiega Clegg.
La decisione di Meta di sospendere Trump era stata seguita anche da altri social, quali YouTube e Twitter. Il ban all’ex presidente venne aspramente criticato e Facebook venne accusato di censura. Non è ancora chiaro se, con la rimozione della sospensione, l’ex presidente tornerà sulle piattaforme del gruppo di Mark Zuckerberg. Su Twitter, che lo ha reintegrato, ha deciso di non tornare, preferendo restare sulla sua Truth. Ma l’avvicinarsi delle elezioni del 2024 potrebbe tentarlo e farlo rientrare sulle piattaforme social che garantiscono maggiore visibilità.