Nel privo covo di Matteo Messina Denaro, quello individuato dai carabinieri del Ros il giorno dopo l’arresto del boss, è stata trovata anche pistola revolver “Smith & Wesson” calibro 38 special, completa di cinque cartucce. L’arma, con matricola abrasa, è stata trovata nel corso dei rilievi nell’appartamenti di via CB 31 a Campobello di Mazara. I militari hanno trovato anche un involucro con ulteriori 20 cartucce dello stesso calibro. Sono in corso gli accertamenti per risalire alla provenienza e se è stata utilizzata in precedenza.
Una delle ipotesi è che possa essere stato l’autista Giovanni Luppino a procurargliela in quanto uno dei numeri di telefono nei pizzini sequestrati dai carabinieri dell’autista di Matteo Messina Denaro è riconducibile a un inserzionista trapanese che vende armi usate online. In uno degli annunci su un sito internet si legge “vendo per conto di un amico” carabina semiautomatica, proiettili e cartucce. Le inserzioni risalgono al mese di gennaio. L’arma, consegnata al Ris per le analisi, era carica e nascosta in un sottofondo di un mobile della cucina che è stata smontata totalmente. Gli accertamenti tecnici diranno se è stata usata per alcuni degli omicidi contestati al boss.
Nell’abitazione perquisita ieri a Campobello di Mazara, in provincia di Trapani a via San Giovanni 224, invece è stato trovato un bicchiere con dentro 40 bossoli, tutti esplosi. La casa sarebbe degli ex suoceri di Andrea Bonafede, i coniugi sono morti anni fa e la casa risulta disabitata da tempo. Bonafede, l’uomo che ha prestato la sua identità al boss, è stato arrestato per favoreggiamento. Ieri nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip ha scelto il silenzio.