“Le gare a Torino? Non siamo noi che lo chiediamo, è un’ipotesi. Per alcune competizioni, che si sarebbero dovute svolgere in Trentino, serve un impianto diverso che lì non si riesce a realizzare. Ma noi stiamo cercando di attrezzarci perché quelle gare vengano fatte a Milano. Anche perché: chi non ci ha voluto, non ci merita”. È la notizia che ha rivelato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervistato da Peter Gomez. La storia è questa: Baselga di Piné, in Trentino, avrebbe dovuto ospitare le gare di pattinaggio all’Ice Rink. Ma per rendere la struttura “idonea”, sarebbero serviti 55 milioni di euro. Così la località – contro la volontà dell’amministrazione – ha rinunciato ai Giochi olimpici del 2026 (ottenendo una specie di contropartita dal Coni). In prima fila, per ottenere le gare, c’è Torino, con l’Oval (dove si svolsero le gare delle Olimpiadi del 2006). Lo stesso ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, pochi giorni fa aveva dato il proprio assenso al capoluogo piemontese dopo un incontro col sindaco Stefano Lo Russo e il presidente della Regione, Alberto Cirio. L’intenzione di Fontana, tuttavia, è un’altra: portare il pattinaggio a Milano per far sì che i Giochi non si allarghino e restino, a tutti gli effetti, i Giochi di Milano-Cortina. Sullo sfondo (“chi non ci ha voluto, non ci merita”) ci sono le tensioni tra lo stesso Fontana (e Luca Zaia) coi precedenti amministratori della città, cioè i 5 stelle (Chiara Appendino).
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