“Il pd” oggi “non è più un partito ma una dirigenza. Esistono ancora i circoli, ma io ne ho uno vicino a casa è sempre chiuso”. A dirlo è Giuliano Amato ex presidente della Corte Costituzionale durante la presentazione del libro di Carlo Trigilia La sfida delle disuguaglianze. Contro il declino della sinistra. “Il pd avrebbe bisogno di essere un partito come i partiti di una volta per radicare le sue politiche e trasformarle in qualcosa che tutti sentono – ha aggiunto l’ex politico – In una politica, fatta dai comunicatori e non più dai partiti, grandi slogan contro funzionano, mentre politiche riescono a radicarsi molto meno. Io avevo pensato che la flat tax potesse essere una potenziale autostrada per un partito di sinistra che si rivolge ai lavoratori dipendenti e pensionati dicendo loro che nel loro paese la progressività delle imposte è rimasta solo per loro. Su questo si può costruire una politica, ma la fanno tanti piccoli uomini che parlano con altrettanti piccoli uomini”.
All’incontro era presente anche Romano Prodi. L’ex premier dem ha seguito il discorso di Amato e ha aggiunto: “Democrazia vuol dire popolo e il dialogo lo si può ripristinare. Prima si girava in autobus, ora, ho suggerito, se prendiamo i 15 problemi che interessano alle famiglie e prendiamo 20 persone nel Pd o vicine e per una settimana in rete discutono e al sabato il segretario del partito va in una citta simbolica per ciò che si è discusso e preparano una pagina…Dopo con quelle 15 pagine si vince, non c’è alcun dubbio”. Ma, ha aggiunto, persone vanno mobilitate: “Quando hai consultato 500mila persone, tu hai vinto”.