Cultura

Giornata della Memoria, 10 libri da avere nello scaffale: da “Il ragazzo che disegnò Auschwitz” a “Un ebreo in camicia nera”

di Alex Corlazzoli

“Lettere” di Etty Hillesum – Adelphi - 11/11

Questa è la versione integrale delle famose missive di Hillesum. Il suo “diario” ha commosso i
lettori di tutto il mondo, ed è ormai considerato fra le testimonianze più alte delle vittime della persecuzione nazista. Ora la versione integrale delle “Lettere”, scritte in gran parte dal lager di Westerbork – dove Etty andò di sua spontanea volontà, per portare soccorso e amore agli internati, e per “aiutare Dio” a non morire in loro –, ci permette di udire la sua voce fino all’ultimo, fino alla cartolina gettata dal vagone merci che la conduce ad Auschwitz: “Abbiamo lasciato il campo cantando”. A Westerbork Etty vive “l’nferno degli altri”, senza “illusioni eroiche”», recando parole vere là dove il linguaggio è degradato a gergo, là dove i fossati del rancore dividono gli stessi prigionieri, contrapponendo ebrei olandesi a ebrei tedeschi. La resistenza al male si compie in lei attraverso l’amicizia – nata nel campo o mantenuta viva con chi è rimasto libero e manda viveri e lettere –, attraverso la fede e grazie ai libri (come le poesie di Rilke) e alla natura: anche sopra le baracche corrono le nuvole e volano i gabbiani e brilla l’Orsa Maggiore.

“Lettere” di Etty Hillesum – Adelphi - 11/11
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