“Mio nonno che tornò a piedi dalla Germania” di Maria Paola Pesce con Giacomo Agnello Modica – edizioni Barometz - 8/11
Ci sono libri dove la storia raccontata dall’autore conquista il lettore (ed è sicuramente questo il caso) ma altri come “Mio nonno che tornò a piedi dalla Germania” dove il lavoro dell’illustratore è essenziale per fare di quel testo un capolavoro. La sinergia tra Pesce e il giovane Giacomo Agnello Modica, riesce a rendere queste pagine nobili. Pesce ci racconta di suo nonno, una biografia quasi autentica di un uomo fuori dal comune. Un impiegato alle Poste che fu costretto per vivere a fare la tessera del partito fascista e a partire per la Germania, dove finisce ad essere nemico quando l’’Italia si ribellò al fascismo. E’ a quel punto che il nonno di Maria Paola mostra chi è: non scappa, attende la fine della guerra. E lo fa attraverso una radiolina, “Caterina”, oggi conservata alla casa archivio Guareschi. Dagli undici anni in su.