“Noi abbiamo sempre voluto costruire relazioni politiche, ma Conte ha sempre cambiato posizione e lo potrebbe fare anche domani. Per questo un loro ingresso al gruppo va respinto”, ha esordito così Angelo Bonelli a margine della conferenza stampa di presentazione del dossier per respingere l’ingresso del M5s nei Verdi europei. Un fatto che sembrerebbe essere prettamente politico perché li vede privi di rappresentanza nel Parlamento europeo, a differenza dei pentastellati. “No, non è una questione politica. Noi avvertiamo gli eurodeputati di questo rischio”, ha continuato Bonelli. Mentre sulla possibilità da parte degli altri esponenti dei verdi europei di accettare l’ingresso del M5s, Eleonora Evi ha detto: “Questa cosa non può assolutamente essere presa in considerazione”. Posizione condivisa anche da Bonelli che ha rimarcato: “Sul partito dei verdi noi abbiamo diritto di veto”.

Tre giorni Giuseppe Conte aveva incontrato a Bruxelles i vertici europei del gruppo Verdi/Ale (Alleanza libera europea). Nell’occasione il leader del M5s aveva sottolineato la vicinanza politica, su temi quali la giustizia ambientale e la giustizia sociale, con la formazione politica guidata dal belga Philippe Lamberts e dalla tedesca Terry Reintke. Conte ha preso anche le distanze con l’alleanza, fatta in passato, con l’Ukip di Nigel Farage. E oggi ha risposto alla posizione dei Verdi italiani: “Io non ho capito se Bonelli ha più a cuore le sfide ambientali o la difesa di un interesse di partito. Sono tantissimi anni che fa politica, il consenso che raccoglie è modesto. Io penso che lo spazio politico per la tutela dell’ambiente e la difesa della biodiversità sia immenso. Pensare di poter rivendicare un monopolio mi sembra fuori luogo. Quindi tutta questa agitazione, con accuse anche false, non la capisco”.

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Giorno della Memoria, Mattarella: “Hitler e Mussolini responsabili della Shoah, ma ci fu tacito consenso dovuto anche all’apatia morale”

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