Il tribunale federale ha comminato una squalifica fino a fine stagione al pilone di Treviso e dell'Italrugby. Non parteciperà al Sei Nazioni e il suo possibile ritorno in Nazionale è subordinato alla partecipazione a tempo indeterminato e al successivo, positivo completamento del percorso di formazione e sensibilizzazione
La banana marcia regalata nel Secret Santa al compagno di squadra Cherif Traorè costa caro a Ivan Nemer, pilone della Benetton Rugby e con 11 presenze in maglia azzurra. Il giocatore è stato squalificato dalla Federugby fino al 30 giugno 2023 e dovrà anche seguire un corso sull’integrazione. La sanzione è frutto di un patteggiamento – quindi con rinuncia all’appello – davanti al Tribunale federale successivamente alla richiesta di rinvio a giudizio della procura della Fir sulla base del regolamento di giustizia federale e della Regola 18 di World Rugby.
Ma cosa era accaduto? Durante un pranzo privato organizzato dagli atleti della Benetton Rugby il 20 dicembre dello scorso anno, i giocatori avevano ideato un “Secret Santa”: ogni giocatore avrebbe ricevuto un regalo da un altro compagno di squadra, senza sapere quale. Traorè aveva ricevuto una banana marcia, rendendo poi noto sui social quanto era accaduto. Nel definire la sanzione il Tribunale Federale, in accoglimento della richiesta di patteggiamento, ha tenuto in considerazione la volontà di Nemer di fare piena chiarezza su quanto avvenuto, il rammarico rappresentato nei confronti del proprio compagno, il riconoscimento del “disdoro – spiega la Fir – arrecato dal proprio comportamento” all’immagine della Benetton Rugby e del rugby italiano, nonché l’esemplare comportamento sempre mantenuto dall’atleta in campo e fuori nel corso della propria carriera.
Per volere del club trevigiano e della federazione, il giocatore dovrà anche partecipare attivamente quale specialista della mischia ordinata al Progetto Migranti di Fir e, contestualmente, prendere parte a un percorso di formazione e sensibilizzazione su tematiche di integrazione presso una struttura indipendente. La possibilità di essere nuovamente convocato dalla Nazionale, spiega sempre la Federugby, è subordinato alla partecipazione a tempo indeterminato e al successivo, positivo completamento del percorso di formazione e sensibilizzazione, che dovrà essere certificato dall’ente organizzatore.