“Zelensky al Festival di Sanremo? Se avrò dieci minuti di tempo per vedere il Festival di Sanremo, mi ascolterò Giorgia, Ultimo o Grignani, perché dal Festival della canzone italiana mi aspetto delle canzoni. Se Zelensky ha il tempo di andare agli Oscar o collegarsi al Festival di Sanremo, è una sua scelta. L’importante è che il Festival rimanga il Festival e non diventi uno strumento per altro”. Così il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, commenta a Otto e mezzo (La7) l’annunciata presenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky all’ultima serata del Festival di Sanremo.
“Io non faccio i palinsesti della Rai – continua il leader della Lega – quindi ognuno fa quello che vuole. Ricordo che c’è una drammatica guerra in corso con migliaia di morti. Domani è la giornata della Memoria e giustamente la senatrice Segre dice che ogni contesto merita serietà, quindi se vai ad Auschwitz, non ci vai col cono gelato, in braghe di tela o a farti i selfie. Anche per il Festival di Sanremo, quanto è opportuno che un festival della musica popolare italiana abbia uno spaccato di guerra con morti e bombardamenti in corso e quanto le due cose vadano d’accordo, lo giudicheranno i telespettatori”.