Isola dei ghiacci, dei geyser e di un turismo che sempre più si sposta verso i confini selvaggi del mondo. È l’Islanda, bellezza: capace di attirare pur essendo fredda e impervia, ma dal cuore incredibilmente caldo
Il cuore caldo dell’anello di fuoco che unisce i vulcani più attivi al mondo. Il mantello freddo dei ghiacciai e delle nevi, bagnato di rugiada e scosso da impetuose cascate che solcano una terra scarsamente verde, ma di altre mille sfumature diverse. Islanda d’avventura e di scoperta, isola enorme ma pressoché disabitata – conta gli stessi abitanti di Firenze – dove le distanze si coprono unicamente in automobile e non esistono ferrovie, i confini sono geografici e non politici e si mangia la carne di squalo lasciata fermentare fino a diventare commestibile. Una terra decisamente originale, dai concetti sovvertiti, che Made by Turisanda inserisce nei suoi tour Sensibility – Viaggiare nel rispetto dedicati a viaggiatori consapevoli che scelgono itinerari o location a basso impatto ambientale per abbracciare uno stile di vita in grado di creare un rapporto d’armonia con il pianeta e vivere esperienze di valore nelle più belle località al mondo. Scoprire l’Islanda, in modo sostenibile, tra culture ricche di storia ed ecosistemi preziosi per contribuire alla tutela delle popolazioni locali ed alla salvaguardia delle ricchezze naturali, è un viaggio che rimane nella mente e nel cuore per sempre.
C’è un parco, in Islanda, che appartiene a tutti e a nessuno. Dove chiunque può fermarsi, ma a tutti è vietato costruire. Þingvellir è il più sacro degli spazi aperti degli islandesi, perché non solo è l’unico parco che rimarrà tale a vita, ma qui nacque l’Alpingi, ovvero il Parlamento d’Islanda, forma di governo e di autodeterminazione che ha dato vita all’attuale stato islandese. Proprio qui fu proclamata l’indipendenza nel 1944, in piena Seconda guerra mondiale, ma l’origine di un pensiero nazionale islandese toccò queste rocce addirittura intorno al X secolo. Storia e natura si fondono a Thingvellir (lo si può chiamare anche così), poco a nord di Reykjavik, dove visitare anche due attrazioni naturali di rilievo: la cascata di Oxarafoss e il lago di Thingvallavatn.
Una potenza che, se incanalata, genererebbe energia da vendere. È quella della Dettifoss, la cascata più potente tra tutte quelle dell’Islanda: fino a 1500 metri cubi di acqua al secondo, 45 metri di altezza, 100 di larghezza e un’erosione annuale della roccia circostante pari a mezzo metro. Se i numeri non bastano, pensate che la sua forza è tale da far diventare l’acqua grigia, perché si carica di frammenti di terreno. Eppure, è una delle mete turistiche più amate dell’Islanda, nel cuore della zona del ghiacciaio Vatnajökull, raggiungibile con un sentiero scivoloso, a tratti impervio, ma proprio per questo emozionante e adrenalinico.
Dopo aver percorso per quasi 60 chilometri il lunghissimo fiordo di Eyjafjörður, si arriva a una città di neanche 20mila abitanti ma che si fa chiamare lo stesso capitale. Akureyri, sospesa tra i ghiacci perenni dell’Islanda e il Circolo polare artico – quasi alla stessa latitudine di Rovaniemi – è una delle più importanti realtà dell’isola dei ghiacci. Sebbene la città in sé abbia poco per definirsi meta turistica, lo stesso non può dirsi per i dintorni, a partire dalle sponde del Glerá, il fiume la cui forza diede linfa vitale all’industria moderna islandese. E in fondo, qui si può ammirare il miracolo di un paese che ha imbrigliato Madre Natura senza soffocarla, convivendo con un ambiente tanto ostile quanto ricco di possibilità.
Prendete una pentola, mettetela sulla sorgente del Deildartunguhver e in un istante avrete l’acqua alla temperatura giusta per bollire la pasta. Ovviamente, don’t try this at home: la sorgente dell’Islanda occidentale, a metà strada tra Akureyri e Reykjavik, è la più possente d’Europa tra quelle termali, con una temperatura stabile di 97 °C e una portata pari a 180 litri/secondo, quasi quanto una cascata o un fiume di media grandezza. Non a caso, anche qui assistiamo a uno dei miracoli islandesi: il teleriscaldamento, ovvero la possibilità di avere riscaldamento per case e uffici praticamente a costo zero, semplicemente facendo convergere l’acqua caldissima negli edifici fino a 65 km di distanza. Natura e industria, per un esempio tutto da ammirare.