Nella notte gli scontri a Trastevere tra le forze dell'ordine e i manifestanti che chiedono la fine della detenzione al 41 bis per Alfredo Cospito, da oltre 100 giorni in sciopero della fame. Busta con messaggio minatorio al direttore del quotidiano toscano. Antigone: "Si revochi il regime penitenziario". Il sindacato Coisp: "Non si deve assolutamente arretrare"
Gli scontri con le forze dell’ordine a Trastevere, una molotov lanciata contro il distretto di polizia Prenestino. È la cronaca della protesta degli anarchici nella notte a Roma. Una mobilitazione in favore di Alfredo Cospito, da oltre cento giorni in sciopero della fame per protestare contro la sua detenzione in regime di 41bis. La protesta segue gli attacchi alle sede diplomatiche italiane di Barcellona e Berlino: sul consolato in Catalogna è comparsa la scritta “Libertat Cospito”. Ma le azioni dimostrative degli anarchici non sembrano destinate a placarsi: il direttore del quotidiano Il Tirreno, Luciano Tancredi, ha ricevuto una lettera con un proiettile e la scritta “Se Alfredo Cospito muore, i giudici sono tutti obiettivi. Due mesi senza cibo, fuoco alle galere“.
Gli scontri a Roma – Dopo una manifestazione a Trastevere per sostenere la causa di Alfredo Cospito, si sono avuti momenti di tensione tra polizia e manifestanti. Sono 41 i soggetti identificati e denunciati dalla Polizia in relazione agli scontri, durante i quali è rimasto ferito un agente. Dopo i disordini, un gruppo di oltre 30 manifestanti si è asserragliato in un garage per circa due ore e mezzo con decine di poliziotti di fronte all’ingresso. Secondo i manifestanti nel garage si trovavano sia militanti anarchici che dei collettivi studenteschi dell’università e di alcuni licei romani. Molti di loro sono stati poi portati in questura per l’identificazione e la successiva denuncia. Una parte della zona di Trastevere, da viale Garibaldi a Piazza Trilussa, è rimasta chiusa al traffico fino alle 1.30. Poco dopo, attorno alle 2 della notte, una molotov è stata lanciata contro il distretto di polizia Prenestino a Roma. Il piantone di guardia è intervenuto immediatamente dando l’allarme e le fiamme sono state spente. Il blitz, secondo quanto emerso dai primi accertamenti, è ritenuto legato alle proteste degli anarchici.
La lettera minatoria al Tirreno – “Foglio a quadretti, leggermente ingiallito. Scrittura in stampatello maiuscolo, lettere molto grandi, tracciate con mano ferma, ma senza righello“. Anche il Tirreno, diretto da Luciano Tancredi, finisce nel mirino delle proteste e delle intimidazioni di stampo anarchico. È lo stesso quotidiano a comunicare la consegna della lettera, firmata con una A maiuscola. Proiettile, busta e foglio sono stati sequestrati dalla polizia, che sta effettuando indagini sulla provenienza del messaggio e su chi potrebbe aver fatto recapitare la minaccia alla sede di Livorno del Tirreno.
Le reazioni – “È la Costituzione a indicare la via. Le pene non devono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità. Dunque si cambi il regime penitenziario, si revochi il 41 bis, lo si trasferisca dove ci sia più attenzione alla cura”, afferma il presidente di Antigone, Patrizio Gonnella, sul caso di Alfredo Cospito. “Lo sciopero della fame – dice Gonnella – non è un ricatto. Si salvi la vita di Cospito. Si modifichi il suo regime”. Una presa di posizione contraria arriva invece dal segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, Domenico Pianese: “Siamo vicini ai colleghi che sono stati feriti durante il lancio di bottiglie e sassi contro la Polizia e chiediamo al Governo la massima fermezza e severità: non si deve assolutamente arretrare su 41 bis ed ergastolo ostativo. È in gioco la forza dello Stato nella lotta al terrorismo endogeno e alla mafia“.