Mafie

Messina Denaro e le presunte amanti: due case perquisite, donna sentita in caserma. Ora in tanti dicono di averlo visto (senza riconoscerlo)

Gli oggetti rinvenuti nei covi del boss, dal viagra agli abiti femminili, erano già un chiaro indizio di una presenza femminile. Il Corriere riporta di due perquisizioni da parte degli inquirenti, mentre almeno una persona è stata anche ascoltata. Ma c'è il massimo riserbo su questa e altre segnalazioni, in continuo aumento, anche per evitare il rischio di confondere indagini e pettegolezzi di Paese

I primi indizi sono stati trovati già all’interno dei covi di Matteo Messina Denaro, nelle stanze dove a Campobello di Mazara il boss ha passato almeno gli ultimi tre anni di latitanza, secondo gli inquirenti. Al piano terra del civico 4 di via CB31, nell’appartamento dove Messina Denaro ha trascorso gli “ultimi mesi” prima dell’arresto, sono state trovate pillole di viagra. Tra gli oggetti rinvenuti invece nella casa di vicolo San Vito c’erano anche abiti femminili e altri segnali di una presenza non occasionale di una donna. Gli inquirenti hanno già escluso che si trattasse di vestiti di Messina Denaro: oramai è certo che dal covo del boss sia passata anche una donna. Almeno una donna.

Adesso arrivano le prime conferme: una donna si è presentata in caserma e ha raccontato di aver avuto una relazione di alcuni mesi con il capomafia precisando, però, di non essere stata a conoscenza della sua reale identità. Sono in corso le verifiche degli inquirenti, sulla sua versione così come sui racconti di diversi cittadini, anche palermitani, che a quasi due settimane dall’arresto di Messina Denaro si stanno presentando dagli investigatori a raccontare di aver incontrato, conosciuto e, in alcuni casi, frequentato il boss. Tutti però specificano di essere stati inconsapevoli della sua vera identità. C’è chi racconta di averlo visto alla clinica Maddalena, dove il 16 gennaio è stato arrestato, chi di aver fatto parte del gruppo di pazienti oncologici che con lui faceva la chemio.

Le due perquisizioni – E così le dicerie tra gli abitanti di Campobello di Mazara corrono veloce. Mentre sul fronte delle frequentazioni femminili del boss si muovono anche le indagini: il Corriere della Sera scrive che i carabinieri sarebbero già stati a casa di due donne. Una prima perquisizione per scattare alcune foto degli ambienti, in attesa che gli esiti delle analisi su impronte e tracce di Dna trovate negli appartamenti dove ha vissuto Messina Denaro possano indirizzare le indagini. Una delle due donne, riporta sempre il Corriere, è stata vista uscire dalla caserma dei Carabinieri. “È andata a dare qualche chiarimento“, ha dichiarato un parente al quotidiano.

Una donna ascoltata in caserma – Una circostanza simile viene raccontata dall’Ansa e anche da Repubblica, che parla di una donna interrogata dagli uomini del Ros. Secondo quanto riportato, avrebbe spiegato di aver frequentato Matteo Messina Denaro, ma di aver saputo che fosse il boss stragista solo dopo aver visto le immagini in televisione della sua cattura. Gli inquirenti coordinati dal procuratore aggiunto Paolo Guido però proseguono gli accertamenti: la spiegazione della donna non li avrebbe convinti.

La pista delle frequentazioni femminili negli ultimi anni di latitanza di Messina Denaro, quelli che gravitano tutti attorno a Campobello di Mazara, resta però ancora molto poco definita. Repubblica ad esempio riporta di altre due donne ascoltate dai carabinieri che le hanno individuate in seguito ad alcune segnalazioni. Sono le stesse a cui i militari hanno anche bussato a casa? Per ora resta il massimo riserbo, anche perché il rischio è che le dietro alle segnalazioni ci possano essere semplici pettegolezzi di Paese.