Un dolore ancora vivo nel cuore di Rosanna Fratello, che ospite di Verissimo nella puntata in onda sabato 28 gennaio ricorda il suicidio di suo fratello Giovanni. La cantante nel salotto di Silvia Toffanin racconta la drammatica decisione dell’uomo dopo che aveva scoperto di essere affetto da una malattia grave che non gli avrebbe lasciato scampo.
Nel rivedere vecchie foto di famiglia l’artista spiega: “È bello rivedere Giovanni, mio fratello, anche a distanza di anni ce l’ho sempre nella mia mente e nel mio cuore”. Giovanni ha avuto un ruolo importante nella vita di Rosanna anche a livello professionale. Prosegue infatti la cantante: “Ha avuto una vita breve, segnata da una malattia e alla fine ha deciso di non voler esserci più e questa è stata la cosa più dolorosa, però adesso siamo qua e voglio ricordarlo col sorriso, perché lui comunque mi ha dato la vita nella mia carriera: è stato lui a portarmi ogni volta in giro, perché partecipavo a concorsi”.
A Silvia Toffanin che le chiede se si sarebbe mai aspettata un gesto del genere da parte di Giovanni, Rosanna Fratello risponde di no, quindi ripercorre quei drammatici attimi che hanno portato alla morte del fratello: “Non ce la faceva più, era arrivato a un estremo grave. Mi ricordo che due secondi prima eravamo entrate in camera io e mia madre per stare con lui, dopo due secondi siamo andate in cucina, e abbiamo sentito un botto pazzesco e mio fratello poi non c’era più. Questa è stata la cosa peggiore che una sorella ma soprattutto una madre possa vivere, non lo auguro a nessuno. I genitori dovrebbero andar via sempre prima dei figli, è un dolore che non si dimentica mai, non c’è una sera che io non prego e che gli chiedo di stare vicino a tutta la famiglia. Che cosa dire? Sono sempre rivolta a lui nel ringraziarlo per essere stato mio fratello, perché un fratello così lo vorresti sempre avere, invece non c’è più”.
Nel racconto commosso di Rosanna Fratello c’è anche la disperazione di sua madre, che si era aggrappata a tutto pur di provare ad aiutare il figlio durante la malattia: “Mia madre ricordo che ai tempi come ogni genitore si attaccava a tutto, era molto chiacchierata la medicina alternativa. Io e mio marito spesso eravamo fuori per il mio lavoro e ogni settimana andavamo a Napoli a procurare questa medicina per accontentare mia madre perché noi sapevamo che non c’era niente da fare neanche con la medicina alternativa, si sa, e invece andavamo tutte le settimane, per 9 mesi lo abbiamo fatto”.