Johnson, la rivelazione su Putin: “Minacciò di colpirmi con un missile”. Cremlino: “È una menzogna”

La dichiarazione dell'ex premier britannico in un documentario della Bbc. "Credo che dal tono molto rilassato che aveva, dalla sorta di aria di distacco che sembrava avere, stesse solo giocando con i miei tentativi di convincerlo a negoziare", ha aggiunto l'ex premier britannico

Stava cercando di dissuaderlo dall’attaccare l’Ucraina, perché la guerra sarebbe stata una “catastrofe totale che avrebbe portato a sanzioni occidentali e ad un aumento delle truppe Nato ai confini della Russia”. E cercò anche di convincerlo ad accantonare ulteriormente l’idea dell’invasione, dicendogli che Kiev non si sarebbe unita alla Nato “nel prossimo futuro”. Ma a quel punto Vladimir Putin minacciò l’allora premier britannico Johnson: “A un certo punto mi ha minacciato, dicendo: ‘Boris, non voglio farti del male ma, con un missile, ci vorrebbe solo un minuto’. O qualcosa del genere”. A raccontarlo in un documentario Bbc dal titolo ‘Putin contro l’Occidente’ è lo stesso ex leader Tory. Ma la sua ricostruzione viene bollata come “menzogna” dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

La “lunga” e “straordinaria” telefonata di cui dà conto Johnson risale al periodo precedente all’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca il 24 febbraio scorso. L’allora primo ministro ha riferito che Putin gli disse che “sarebbe bastato un minuto” per attaccare il Regno Unito. Bbc scrive però che è impossibile sapere se la minaccia di Putin fosse genuina, ma aggiunge che, visti i precedenti attacchi russi nel Paese – l’ultimo dei quali a Salisbury nel 2018 – qualsiasi minaccia da parte del leader russo, per quanto leggera, non sarebbe stata presa con leggerezza da Johnson. “Credo che dal tono molto rilassato che aveva, dalla sorta di aria di distacco che sembrava avere, stesse solo giocando con i miei tentativi di convincerlo a negoziare”, ha aggiunto l’ex premier britannico, commentando che Putin fu “molto informale” durante quella “straordinaria telefonata”. Nove giorni dopo la chiamata, l’11 febbraio, il ministro della Difesa britannico Ben Wallace incontrò a Mosca il suo omologo russo, Sergei Shoigu. Il documentario rivela che Wallace ripartì per Londra con l’assicurazione che la Russia non avrebbe invaso l’Ucraina, ma disse che entrambe le parti sapevano che era una bugia.