Il figlio, 70 anni, aveva chiesto che l'ultranovantenne gli versasse mille euro al mese, ritenendo di essere invalido e quindi di non poter lavorare. Condizione smentita dalla giudice di Lecce
Non otterrà alcun assegno di mantenimento il 70enne che nel 2011 aveva denunciato la madre di 92 anni perché, a suo parere, gli faceva mancare i mezzi di sostentamento. Il figlio aveva chiesto che l’ultranovantenne gli versasse mille euro al mese, ritenendo di essere invalido e nelle condizioni di non poter lavorare, quindi privo di reddito. Per questo motivo l’anziana madre era finita in tribunale, ma è stata assolta perché il fatto non sussiste.
Nel capo d’imputazione – si legge su Il Messaggero – alla donna era attribuita “una condotta contraria alla morale delle famiglie“, poiché “faceva mancare i mezzi di sussistenza a suo figlio, nonostante fosse intervenuto nel novembre del 2011 il provvedimento del giudice del Tribunale Civile di Lecce, Sergio Memmo, con cui alla donna veniva intimato di versare entro il 5 di ogni mese la somma di 1000 euro in favore del figlio a titolo di assegno alimentare”.
Dai documenti depositati dalle parti nel corso dell’istruttoria, però, è emerso che, appena un anno prima del provvedimento giudiziale, il 70enne e sua moglie potevano contare su una liquidità tra i 200 e i 285mila euro. Inoltre, secondo il parere del giudice, il figlio non risulta essere invalido e quindi inabile al lavoro. In base a queste considerazioni la 92enne è stata assolta dalla giudice monocratica della seconda sezione penale di Lecce, Mery Giuri, perché il fatto non sussiste.